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IL BOSCO FUORI regia di Gabriele Albanesi

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JOKER1926     4½ / 10  23/10/2012 00:09:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'era una volta in Italia la cultura di creare storie di vero e proprio cinema Horror, o perlomeno, di mettere in scena dinamiche tracotanti nell'altro genere, ovvero quello attinente al thriller (tutta altra cosa rispetto a quello americano!).
Ad oggi nel panorama nostrano quest'arte è deceduta; Gabriele Albanesi "statisticamente" parlando è uno che ha fatto solo (quattro produzioni) film di genere Horror. I risultati non saranno strabilianti ma, effettivamente, è l'unico a muoversi su questo genere, fra piccoli apprezzamenti e critiche quanto mai oggettive e vere.

"Il bosco fuori" è il primo lungometraggio della regia, erano seguiti, in ordine cronologico, due corti, uno di questi è il curiosissimo "L'armadio".
Quello del 2006 è un prodotto da sconsigliare ai più. Insomma sono tante le cose disgustose perpetrate per il pubblico dal regista, alcune veramente inutili.
Il film si scompone attraverso una storia "no sense" che cerca di puntare le ultime monete rimaste sulla tracotanza estrema e selvaggia degli episodi, lo stupro e le macellazioni.
"Il bosco fuori" riesce persino ad inquietare però nel frangente si tratta di un'inquietudine circoscritta a lassi temporali delimitati, praticamente dopo la visione rimarrà davvero poco, se non niente.
Le crepe dell'horror di Albanesi attorniano a dismisura anche il lato tecnico. Film girato in digitale e con attori di combinazione, veramente improbabili. L'unica cosa da salvare , in campo tecnico, è la musica (quella dei titoli di coda) curiosa ed armoniosa.
Quanto al resto Albanesi è in un circuito serrato senza via di uscite. Non servono i richiami (palesi) a "Phenomena" e a "Non aprite quella porta" per erigere le lodi in un film davvero scarno di logica e inguacchioso.