bussisotto 3 / 10 23/08/2007 12:21:28 » Rispondi Il protagonista della vicenda è uno s.fi.gato preso in giro dalla madre, dagli amici e da ogni donna possibile ed immaginabile. In preda a crisi mistiche (e come dargli torto, poverino?) si inietta una dose di eroina, nella speranza che la sua vita migliori (non è che ci voglia molto in realtà...). Grazie a questo simpatico diversivo il nostro amichetto, più spigliato che mai, incontra una bella donnina (la D'abbraccio) dedita, come lui, alla violenza gratuita. I due birbantelli si mettono subito all'opera, uccidendo a destra e a manca, senza un ordine preciso o una regola preventiva. Conosciuto anche come "Cattivi pierrot", questa pellicola è diretta da uno sconosciutissimo Fabrizio Rampelli, regista privo di qualità, ma molto vanitoso e autocelebrativo, in compenso. Credendosi Federico Fellini, l'ometto inserisce sequenze di pierrots che non c'entrano assolutamente nulla con lo sviluppo narrativo. La D'Abbraccio, in seguito a questo film, ha chiuso con l'attività di attrice seria (si fa per dire...) ed è poi diventata pornodiva. La cinematografia italiana ringrazia, sentitamente. Pierfrancesco Campanella (in seguito diventato regista di immani capolavori quali "Cattive inclinazioni"....), nei panni del CREDIBILISSIMO eterosessuale distorto, è ridicolo. La sua interpretazione strappa mille risate nel corso della pellicola. Nel cast anche Didi Perego e Rosanna Banfi (si, proprio lei, la figlia di Lino), meglio altrove. Se fosse stato un porno, avrebbe preso 10. Essendo un film d'essai, si merita un pò di meno :o)