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LO SQUALO regia di Steven Spielberg

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amterme63     8 / 10  27/03/2010 15:08:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo Squalo è sicuramente destinato a rimanere un film sempreverde, un classico che non cadrà mai nel dimenticatoio e che continuerà ad essere visto anche fra un centinaio di anni. Il suo segreto sta nel perfetto meccanismo narrativo, capace di coinvolgere e appassionare, come pure nella splendida fotografia che incanta per la sua bellezza e, perché no, pure per gli “effetti speciali”, che fanno “effetto” anche adesso.
Il motore emotivo che regge il film è più o meno lo stesso del film “Duel”. L’intervento esterno di un pericolo distruttivo sfuggente, imprevedibile, quasi misterioso, che viene a minare profondamente una tranquilla situazione di normalità, mettendone in luce allo stesso tempo i limiti, le contraddizioni e alla fine le sue risorse e capacità di reazione.
Per tutta la prima parte non vediamo mai in faccia questo pericolo, non sappiamo com’è fatto di preciso, però lo seguiamo in soggettiva e partecipiamo allo strazio delle vittime. La manipolazione e il controllo dell’emozione dello spettatore è una delle più perfette nella storia del cinema. Qualcosa che farà scuola. La differenza rispetto al passato è che sono cadute quasi tutte le remore moralistiche che “proteggevano” da intense emozioni o da visioni troppo sgradevoli; adesso si possono mostrare liberamente arti mozzati e bambini sbranati con un realismo impensabile fino agli anni 60.
La prima parte è quella più a connotazione sociale. La prima frecciata è contro gli alternativi e gli hippie, incoscienti e “fatti” e perciò facili prede dell’evento distruttivo esterno. La stoccata principale viene data però alle autorità politiche e ai poteri economici privati, i quali pensono solo a loro stessi e al loro interesse con un cinismo che fa rabbrividire. Come in Sugarland Express, anche qui la critica di Spielberg non ha il coraggio di andare fino in fondo e dare un giudizio di condanna netto, anzi è fin troppo buona con chi ha mandato al probabile macello frotte di gente fiduciosa.
Spielberg però è ottimista: esistono valori saldi, istituzioni che funzionano e persone sane. Tutto questo nel personaggio di Brody, l’americano medio “ideale” per Spielberg: legatissimo alla famiglia, modesto, frugale, disinteressato, umano, impegnato in prima persona nel suo lavoro al servizio della collettività. Dipinto come una persona normalissima, con difetti e paure, gli viene però data intelligenza e il coraggio sufficiente a farlo diventare alla fine l’”eroe” del film.
La seconda parte cambia totalmente registro e passa a tematiche simboliche e rappresentative sia sociali che etiche. Il modello è qui Moby Dick di Melville. Lo squalo diventa così la sfida fra le capacità umane e le forze primigenie della natura.
Entrano in scena due personaggi che rappresentano il tipico dualismo americano (repubblicano-democratico). Da una parte Quint, rozzo, duro, imperante, di estrazione popolana che affida tutto alla forza e all’esperienza; dall’altra Hooper, l’intellettuale, il razionale, il liberale, di estrazione alto borghese che si affida ai mezzi tecnici. Uno assomiglia ad Achab, l’altro vagamente a Starbuck. I significati nello Squalo sono però molto più terra terra rispetto al capolavoro di Melville, soprattutto il film è un esercizio stilistico di progressione emotiva parossistica indotta nello spettatore. La conclusione è ovviamente ottimista e si può così uscire sazi e soddisfatti dal cinema.
In sintesi, il “merito” stilistico di Spielberg è quello di avere riportato ai fasti la tradizione classica di Hollywood, mantenendo l’oliata e perfetta struttura filmica e aggiornandone i temi. La nuova sintesi ebbe grande successo e diventò un modello per tantissimi altri film futuri, tanto che a riguardare oggi Lo Squalo risalta forse l’unico difetto evidente: la prevedibilità.
I C***I MIEI1  15/08/2012 22:54:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sarei stato anche curioso di leggere il tuo commento, ma c***o nn siamo su una rivista di critica cinematografica, se scrivessi un pò di meno forse qualcuno leggerebbe integralmente il commento


Fortune  22/07/2013 10:23:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
spero che tu stia scherzando...se ti interessa un commento continui a leggere...altrimenti leggiti solo commenti tipo : " Capolavoro" o "Ottimo film"...ma per favore...ho risposto solo per l'assurdita' della tua affermazione.