BlackNight90 9½ / 10 04/05/2009 21:05:04 » Rispondi Dalle ceneri del mito, Leone tira fuori un film che di western ha ben poco, un'opera di avvicinamento a C'era una volta in America, il capolavoro-ossessione di Leone in cui egli verserà qualcosa di più della sua anima. Già dall'inizio, con la citazione da Mao, si capisce di cosa parlerà il film e l'idea del regista durante lo sviluppo della storia è chiara: ma Leone non impone la sua idea, non ce la sbatte in faccia preferendo delineare i tratti di un'amicizia sincera tra due anime all'apparenza antitetiche, e facendo parlare le immagini: il genio visivo di Leone, forse grazie anche alla maggior disponibilità di mezzi, è ai suoi massimi livelli. Sono i drammi interiori di John e Juan i veri protagonisti del film, i loro lutti, ricordi e la loro simpatica complicità, sottolineati sempre, ogni intensissimo momento, da una musica spensierata ma malinconica ed emozionante (tra le migliori di Morricone): 'Sean Sean'. Leone, comunque, aveva capito tutto sulla Storia: le parole di Juan sulla rivoluzione sono cariche di sentimento e di significato.
“Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore non parlarmi di rivoluzione! Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c’è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: - oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto -. Io so quello che dico ci sono cresciuto in mezzo alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: - qui ci vuole un cambiamento! – e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Per favore non parlarmi più di rivoluzione… E porca *****, lo sai che succede dopo? Niente! Tutto torna come prima”.
In pratica, un'estensione della frase affermata nel Gattopardo :"Cambiare tutto per non cambiare niente".
Un solo difetto credo: la sceneggiatura che non è per niente perfetta, ad esempio ci sono degli stacchi temporali troppo marcati tra certe scene e cose così. Perfette e commoventi invece le interpretazioni del bravissimo Coburn e del simpatico ed esagerato Steiger.
anthony 04/05/2009 22:56:20 » Rispondi Film stupendo e commento molto sentito.
*la sceneggiatura..non perfetta* : c'è uno stacco molto marcato tra due sequenze : tra la cattura da parte dei soldati messicani di Juan...alla sua liberazione perpretata dall'amico John (Sean) con tanto di "miccia corta" prima dell'esecuzione della fucilazione.