TimBart 10 / 10 29/03/2012 19:49:09 » Rispondi Non posso non commentare il mio "Leone preferito". Doveva "solo" servire per far soldi e permettere al regista di girare l'altro c'era una volta... quello in America, eppure... Ne esce fuori una summa, un modello per il cinema a seguire di inarrivata classe. L'epopea west è agli sgoccioli e la speranza è donna (la splendida Cardinale). Per l'eroe Harmonica (falso protagonista) c'è solo il tempo di vendicarsi, perché "la gente come lui ha dentro qualcosa, qualcosa che sa di morte" in un mondo che non sta cambiando (la stazione) ma forse è già cambiato. Mentre l'eroe quello "americano" e hollywoodiano (Fonda), fa la parte del cattivo, dell'assassino a sangue freddo, ma anche lui come l'eroe è già solo leggenda. Non può imparare a fare affari come fanno i viscidi "cattivi" di oggi, che non guardano più negli occhi, che non reggono la tensione della pistola, ma che utilizzano gli altri e i soldi come arma per i loro duelli. Un cast monumentale come la Valley in cui il film è girato e una confezione che fa venire la pelle d'oca a ogni inquadratura sormontata dalla MOSTRUOSA colonna sonora del genio Morricone. D'altronde quando tanti artisti così lavorano insieme, il risultato non può che essere eccellente. Una scuola per tutti ma che nessuno ha veramente imparato. Il bravo Sorrentino per ora da Leone può "rubare" solo il nome Cheyenne (il grandissimo Robards).