caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PER QUALCHE DOLLARO IN PIU' regia di Sergio Leone

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
anthony     8½ / 10  28/02/2009 22:14:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I richiami alla commedia dell'Arte svaniscono, Kurosawa non viene più interpellato per un aiuto, un'idea o un abbozzo alla fonte della sua straordinaria opera...
Sergio Leone con Per qualche dollaro in più "fonda" ufficialmente il western all'Italiana (l'ufficiosità la lasciamo nell'universo del favoloso Per un Pugno di Dollari).
I capisaldi Leoniani e l'inconfondibile linguaggio cinematografico rimangono, comunque, gli stessi della pellicola precedente: un west sporco, cinico, senza valori o ideali, affollato da personaggi senza nome e senza storia, pistoleri antieroici..taciturni e solitari, uomini asessuati che continuano a esistere per il solo scopo di arricchirsi e di appagare il proprio istinto di conservazione...schiacciati, costretti e -probabilmente- impauriti dalla consapevolezza di una fine imminente, la fine del Mito, la fine di un'epoca, la fine del West... D.io rimane il grande assente dell'epopea Leoniana, cosìccome il romanticismo crepuscolare ad ampio respiro che aveva caratterizzato la filmografia classica western di Ford, Hawks, Mann....
Leone in qualche modo ha snaturato e umanizzato quella landa di sole, polvere, ranch sperduti e rissosi saloon; ha posto l'intero apparato umano, psicologico e iconografico del vecchio west davanti a una realtà scomoda e senza remore: una realtà chiamata divenire, una realtà che può significare -incontrovertibilmente- estinzione, una realtà destinata a mitizzare tutto ciò che è stato: la fine di un bellissimo Sogno e l'inizio di una chiusura inevitabile e -ironia della sorte!- senza fine!

Questo è l'unico film di Sergio Leone (sia ben chiaro: l'unico!!) che non mi sento di definire capolavoro!...maledetta sceneggiatura!..che in un paio di sequenze "centrali" non è assai chiara; e tra i vari motivi aggiungerei anche che non è riuscito a conquistarmi dall'inizio..infatti la prima mezzora risulta alquanto greve e fin troppo poco "slanciata". E' un film -forse- un po' troppo leggero, non troppo leoniano...insomma, non mi ha folgorato in pieno!

Di intrascurabile rimane comunque la favolosa melodia dell'Ennione nazionale, i movimenti di macchina precisi e impeccabili, i primi piani, le inquadrature,la fotografia stupenda, le bellissime locations iberico-western...l'immancabile dolly finale...la grandissima prova dei tre protagonisti e la mano di mastro Sergio dietro la macchina da presa...

8,5.
VincentVega1  28/02/2009 22:23:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti sei dimenticato de "il colosso di Rodi"
anthony  01/03/2009 13:30:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...che sorprendentamente mi è piaciuto!...pur detestando irrimediabilmente i sandaloni in costume!

Più avanti sarà fatto un commento.
VincentVega1  01/03/2009 14:10:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehhh ma non può esserti piaciuto più di questo però, dai...

comunque anche per me è un buon film, sicuramente sufficiente (parlo del colosso logicamente).
anthony  01/03/2009 14:20:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bè certo che no!! ;-)

comunque considerando che a quasi tutti i sandaloni non assegnerei più di un 4,5/5.. e a questo invece un bel 7 lo darei...!!?!

Di Leone non smetterò mai di amare visceralmente parte della trilogia (Per un pugno di dollari...il buono, il brutto, il cattivo)...
...e i seguenti capolavori assoluti "del tempo": dal magnifico C'era una volta il west, dal leonianissimo Giù la Testa e da quel miracolo artistico che è C'era una volta in America!

I miei preferiti in assoluto...C'era una volta in America e Giù la Testa.