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PER UN PUGNO DI DOLLARI regia di Sergio Leone

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Italo Disco     10 / 10  27/03/2016 22:22:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di un importanza fondamentale il 1° western di Sergio Leone, in pratica rinnovò le regole di un genere, diede la spinta decisiva per la nascita di un florido filone ed impiegò uno stile di regia imitato anche in pellicole al di fuori di questa categoria. Ebbe un clamoroso successo in Europa, in Italia frantumò il botteghino stabilendo dei record che durarono per anni, però in classifica non resistette alla marcia trionfale di James Bond e arrivò 2° dopo AGENTE 007 - MISSIONE GOLDFINGER. La storia è rubata a piene mani da LA SFIDA DEL SAMURAI di Akira Kurosawa uscito qualche anno prima e molto amato dal regista romano, senza contare che la banda dei messicani ricorda neanche molto vagamente quella de I MAGNIFICI SETTE.....Si respira puro cinema di serie B, senza pretese, aggressivo, coatto ed infatti lo preferisco ai successivi di Leone che pur rimanendo bellissimi a volte hanno un so che di pretenzioso che me li fa amare un tantinello di meno. Cosa dire di Clint Eastwood (doppiato magnificamente da Enrico Maria Salerno) e Gian Maria Volontè ? Due eccellenti attori che catalizzano l'attenzione ad ogni loro entrata in scena. Il personaggio dello straniero senza passato, spinto non si sa bene da cosa a fare piazza pulita visto che alla fine sembra non importargli molto dei soldi, che arriva in paese ammazza tutti e se ne rivà come se nulla fosse mi ha sempre affascinato; ha degli accenni ben delineati, per esempio ha un senso di solidarietà che a prima vista sembra non avere e non rimane insensibile al fascino femminile, anche se qua manca completamente ogni riferimento all'amore e al romanticismo, tant'è che l'unica donna di rilievo rimane sullo sfondo e a metà film scompare. Qui quello che conta è la violenza (credo eccessiva per l'epoca, ma ancora oggi di un certo effetto se uno ci pensa......il film inizia con Mario Brega che prende a calci un bambino.....), la brutalità delle scene, i primi piani drammatici, l'alta tensione durante i faccia a faccia tra buono e cattivi commentati dalle epocali musiche di Morricone. E' tra i miei film preferiti e mi piace tantissimo.