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PER UN PUGNO DI DOLLARI regia di Sergio Leone

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Invia una mail all'autore del commento s0usuke     7 / 10  24/01/2010 15:30:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rielaboro alcuni miei giudizi per propozionarli meglio ad altri valutati in precedenza.

Stiamo parlando sicuramente del film western targato Sergio Leone più duro e violento. Il famoso detto "la prima volta non si scorda mai" sembra calzare a pennello per l'occasione. Non si può dimenticare la prima opera western di Leone. Con un budget ai limiti del "ridicolo", il maestro tira fuori dal suo inesauribile cilindro la grande magia: è l'inizio dello spaghetti-western. Tutti sono contro Leone. C'è chi lo deride per via della sua idea di concepire un western all'italiana. Leone non può contare su grandi attori. Viene costretto, insieme alla sua "squadra" ad americanizzare nome e cognome. Questa è la sfida della sua vita. Perdere significa aver toppato per sempre. Pronti via.....ed è il BOOM. Lo sconosciuto Clint Eastwood entra in scena: non è il solito protagonista alla western americano. Lui è senza nome. Non è buono, non è cattivo. Vuole solo arricchirsi. La scenografia è minima ma straordinariamente efficace: un piccolissimo paese dove padroneggiano due famiglie rivali. Non ci sono donne e non ci sono indiani. La violenza tocca punti davvero alti in alcune scene. Il duello finale è da antologia. La musica leggendaria di Ennio Morricone accompagna l'intera sequenza. Inquadrature emozionanti dei volti dei due duellanti. Rapida sequenza delle armi che si caricano. Il protagonista senza nome scompare nel nulla, proprio come era venuto. Tutto questo è il western alla Sergio Leone. Si va ad incominciare....