JOKER1926 6 / 10 28/02/2015 00:18:14 » Rispondi "Snatch", produzione americana dei nostri giorni, è fondamentalmente una commedia che abbraccia sotto il suo mantello delle situazioni che si legano al genere della malavita, fra gangster e rapinatori.
Quindi già da qui nasce, in modo netto, un connubio che non sempre funziona, ossia allegare in un film due cose differenti (per forza differenti) non sempre porta un risultato ottimale.
La sensazione è che "Snatch" non sia altro che il fratello scemo di produzioni più famose, pensiamo ai lavori di Quentin Tarantino come "Pulp fiction". Guy Ritchie, regia di tale film, si appende, letteralmente, a situazioni esilaranti ove deve emergere la violenza fisica e psicologica assieme ad un qualcosa di tagliente, cinico. A giocare, logicamente, le carte importanti del film, è la storia e la sceneggiatura; ma queste carte forse non vengono adoperate nel miglior modo possibile; in primis c'è da dire che la storia ha nel suo organismo tanto caos; la sceneggiatura invece se la cava un po' meglio, attraverso i dialoghi l'interesse inizia a salire. In tutto ciò il ritmo diviene sacrosanto vincitore, in pratica lo spettatore si avvicina a "Snatch" per essere intrattenuto in quello specifico lasso temporale, appare essere l'unica soluzione (l'intrattenimento) per digerire una produzione abbastanza presuntuosa, fin troppo sopra le righe.