caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

REVENANT - REDIVIVO regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento williamdollace     8½ / 10  17/01/2016 20:52:09 » Rispondi
Carne e sangue, pilotata sotto i rami come cancelli del cielo, the trees of life immobili e perenni che non si fanno sfiorare dalla tragedia umana, dalla perfezione immacolata della vendetta. Suoni e visioni ci colgono (Malick, Tarkovskij), corpi sfregiati, tagliati, stremati, che sporcano il rumore bianco della terra e della Storia. Alejandro González Iñárritu piega lo sguardo a colpi di piani-sequenza furiosi, che inebetiscono di bellezza la chiesa di Emmanuel Lubezki, il direttore della fotografia che è la fotografia di un impero dove domina la bestia (siamo tutti selvaggi). Suoni e visioni, dicevo, i grugniti di DiCaprio regalano un'interpretazione di fluidi organici e di suoni ancestrali, di tensione funerea nel corpo eppure così attaccata all'idea della vita che passi attraverso la determinazione di una vendetta inviolabile e sacra. Non per fede quindi, ma per visione, come lo spettatore, espatriato dalla macchina da presa, estradato dalla terra e proiettato nell'aldilà del cielo, nel silenzio sopra le urla delle lacerazioni, nel bianco della neve che estingua il sangue, nei corpi morti che diventano ologrammi e oracoli di guida. The Revenant, la passione di Hugh Glass, il sacrificio di Zerkalo, il Golgota della natura, la parabola di un'ascensione programmata, una lunga preghiera, un rosario di coltelli e di sopravvivenza fra gli scomparsi, gli antenati, così lontani, eppure così reali.