La storia "vera" raccontanta da Fargo è l'ossessione malata di una ragazza giapponese, ritratto di una solitudine profonda, che viene in qualche modo irretita dal film dei Coen e si convince dell'esistenza di quel tesoro che potrebbe essere la chiave per cambiare totalmente una vita anomina di soddisfazioni e completamente avulsa da ogni contesto sociale. L'incipit del ritrovamente della vhs di Fargo in una grotta è solo l'inizio di una fiaba tragica. Il viaggio impossibile di Kumiko e un viaggio nella sua mente ormai distorta, amplificato dal paesaggio irreale del Minnesota, dove si aggira sperduta ed incurante di quei personaggi che potrebbero aiutarla e cercano di dissuaderla dai suoi propositi. Il tono fiabesco appunto stempera le tante forzature di una sceneggiatura ai limiti dell'inverosimile, ma ci regala un personaggio ben caratterizato dalla Kikuchi, non dissimile dall'epopea del ragazzo di Into the wild.