pompiere 8 / 10 05/09/2014 15:24:45 » Rispondi Pieno zeppo dell'Anderson's touch e di una beatitudine visiva, se possibile, più marcata del solito, "Grand Budapest Hotel" è una mise en scène funambolica e simmetrica, immaginaria e storica, cattiva e incantata. Una volta di più il mondo vivace di Wes Anderson pullula di idee ed emozioni, elementi rari e indispensabili nel cinema di oggi.