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THE WOLF OF WALL STREET regia di Martin Scorsese

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elio91     9 / 10  24/01/2014 01:35:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non sono tempi per gli innocenti, questi." (Ellis, American Psycho)


Ma di cosa stiamo parlando? Scorsese continua a sfornare una meraviglia dietro l'altra, più o meno riuscita, e fin qui ci siamo. Hugo Cabret mi era piaciuto molto ma andava preso per quel che era. Shutter Island era un bellissimo thriller. The Departed un remake migliore dell'originale. Ma "The wolf of Wall Street" rimette in gioco lo Scorsese puro, quello di Casinò o Goodfellas: racconto narrato in prima persona, protagonista che parla allo spettatore sbeffeggiandolo apertamente, montaggio vertiginoso, carrellate e scene già epocali, descrizione al microscopio dei comportamenti e le nevrosi di un mondo fondamentalmente criminale.
Aggiungiamoci un cast di facce perfette e grandi prestazioni, ma soprattutto un Di Caprio gigantesco che a questo punto dovrebbe rubarla la statuetta, non dovessero dargliela.
Solo una cosa lo differenzia da tutto ciò che Scorsese ha precedentemente girato: l'incredibile mole di sesso e nudità gratuita, volutamente, il cinismo sfacciato ed esibito. Il racconto reale, non realistico, di un disfacimento economico e prima di tutto morale, ma soprattutto e prima di tutto grande cinema che si svincola con forza da qualsiasi moralismo facile, rischiando anche di essere additato come apologia di un criminale. Rischi che vanno corsi se il risultato è questo, con scene indimenticabili.
Scorsese è eccezionale, lo sappiamo, potrebbe dirigere ormai tipo col pilota automatico e sarebbe comunque un buon film (ed effettivamente lo ha fatto, perché Hugo Cabret è anche questo). Ma guardando The wolf of Wall Street si comprende come mai tra il suo modo di fare cinema e gran parte se non tutto quello hollywoodiano di nuova generazione e dei vecchi (rincogliòniti) tipo Spielberg ci sia un abisso: Scorsese è ancora freschissimo, quasi giovanile nel montaggio, nella regia attenta al dettaglio, da maestro, ed osa esplorare anche vie non facili come queste orgiastiche, tre ore di puro lusso e sfrenata dissoluzione e vacuità morale.
E neanche una volta sembra forzarsi o perdere il ritmo del suo film, neanche un attimo di noia, neanche un personaggio poco riuscito.
Questo è Cinema signori, non ho altro da aggiungere.
Fiondatevi al cinema e guardatelo.

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