ferzbox 7½ / 10 10/04/2013 18:42:28 » Rispondi David Fincher ha provato a tornare allo stile originario,si è agganciato al finale del secondo capitolo facendo ripescare dallo spazio profondo e risvegliare dall'ipersonno la povera Ellen Ripley per l'ennesima volta. Il lavoro del regista in questione si incentrava su quel senso di claustrofobia introdotto da Ridley Scott nel primissimo capitolo. La nostra "sfigata" eroina risulta essere l'unica superstite dei tre personaggi che si salvarono nel film precedente(gli altri due muoiono durante lo stato di ipersonno per motivi legati alla trama principale di questo terzo),ritrovandosi in quella che ho ritenuto una location interessante ma non esaltante:una colonia prigione creata per contenere i peggiori criminali della terra. Il film si concentra sulla desolazione e la mancanza di armi di tale luogo,sulle peculiarità psicolabili dei prigionieri,lo spirito di adattamento di Ripley e sul nuovo tipo di Alieno nato in maniera leggermente differente dal solito(non dico come per non rovinare il film a quei pochi che non l'hanno ancora visto). Il Lavoro di Fincher non è accio,tutto sommato ci sono degli elementi che risultano interessanti..il far confrontare un pericolo del genere a dei detenuti "indifesi" è abbastanza originale come idea(anche se non geniale),la sensazione da clima "trasandato" tipica di Fincher si percepisce anche su questo "Alien 3" e il rapporto che nasce progressivamente tra Ripley e i detenuti non risulta superficiale..solo che l'atmosfera tipica dei due film precedenti si perde un pò,viene data più importanza ai personaggi piuttosto che all'alieno di per se,alcune volte i dialoghi sono un pò saporiferi e a parte il finale, non c'è alcun momento del film che colpisca particolarmente per qualcosa. Che dire...non è mediocre come film di Alien,assolutamente, ma i primi due stanno un gradino e mezzo sopra.