The Gaunt 8 / 10 02/02/2013 23:53:58 » Rispondi Scegliere di andare al cinema ben sapendo di starci quasi tre ore e uscirne dopo la visione in cui ci si rende conto che il tempo è volato, già di per sè è un attestato di merito. Come per Bastardi senza gloria si prende un titolo di genere (titolo, non film) italiano per imbastire una storia che, aldilà del cameo di Franco Nero, ha come sfondo l'ambientazione western ma non rinuncia ad attraversare altri generi. La costante del dramma sociale della schiavitù è trattata da Tarantino con toni che vanno dallo sbeffeggiamento puro della sequenza del KKK alla brutalità estrema dello sbranamento dello schiavo da parte dei cani, vero punto disturbante di tutta la pellicola, tanto da essere il cosidetto "punto di rottura" del bellissimo personaggio di Waltz, il momento dove comincia ad incrinarsi la bonarietà e la sicurezza di Schultz. Una delle abilità di Tarantino è quella di riuscire a sorprenderti come nel variare con estrema facilità le tonalità delle situazioni (si pensi a tutta la sequenza della cena). Espedienti che riescono ad essere uno dei punti di forza del film, attraverso una storia che si sviluppa con molta linearità, sia pur presentando una coda finale dove si cade un po' nel ridicolo. Django Unchained non è Bastardi senza gloria, quest'ultimo più riuscito ma è un ottimo prodotto che riesce ad intrattenere grazie anche ad un cast di attori indovinato dove Waltz e Di caprio sono una spanna sopra tutti.