Mario Sapia 9½ / 10 29/01/2013 19:31:39 » Rispondi E' tornato il grande western. Dopo "il Grinta", meraviglioso remake di un classico, questo Django ci ha regalato un biglietto di tre ore in una vera, altra dimensione. Dimensione artistica, perchè di fronte alla recitazione soprannaturale di Christoph Waltz, alla scena indimenticabile degli incappucciati e ad una ricostruzione ambientale pressochè perfetta come quella di Candiland, non si può che gridare di gioia. Dimensione tecnica, perchè nemmeno per istante viene meno l'altissimo voltaggio della tensione pompata a mille fin dalle prime battute. Dimensione cronologica, perchè usciti dal cinema ci è sembrato quasi innaturale trovare ad attenderci le automobili al posto dei cavalli. Tarantino è un genio, questo lo si sapeva. Ciò che non si poteva sospettare è la sua abilità di giocare con il mito dei miti del cinema, il western, rendendolo tale una volta ancora. Perchè non dieci, mi dite? Risposta nello spoiler....
La scena della devastazione finale di Candiland è un pò da cartone animato, eccessiva anche per Quentin Tarantino: ma gli ho tolto solo mezzo punto e non di più, perchè seguita da un bacio tutto schermo stile vecchia Hollywood, come da tempo non si vedeva.