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CORTO MALTESE. UNA BALLATA DEL MARE SALATO regia di Richard Danto, Liam Saury

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elio91     7 / 10  14/10/2012 15:06:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caposaldo del fumetto italiano e mondiale, "Una ballata del mare salato" è la prima opera di Hugo Pratt che introduce l'immortale personaggio di Corto Maltese.
Questo primo episodio del cartone animato ne segue fedelmente le vicende, ma bisogna subito mettere le mani avanti e dire che, seppur ben fatto, c'è qualcosa che non va. Non è un capolavoro come il fumetto, ma questo era prevedibile. Eppure la sensazione è che la Ballata sia stata particolarmente difficile da trasporre...
Se il fumetto è fitto di avvenimenti, di intrecci e di sbalzi temporali non facili da ridurre sullo schermo, è pur vero che chi si approccia per la prima volta a Corto con questa serie tv capirà, a mio parere, poco del complicato intreccio storico e relazionale tra i personaggi che si viene a creare; alcuni sono lasciati colpevolmente sullo sfondo e mai approfonditi a dovere, risolvendosi a comparse con brevi momenti di gloria (Cranio, Slutter). E poi c'è un commento musicale che da suggestivo qual'è è invece viene usato in maniera ammorbante, da inquinamento acustico: non c'è neanche un attimo di silenzio, le musiche sono sempre in sottofondo e danno davvero fastidio.
Eppure alcuni spunti e l'anima del fumetto in questione sono stati colti, e si nota: alcuni dei silenzi di Corto, la sua naturale malinconia mista a romanticismo e sbruffoneria, la tragicomica situazione di Rasputin, feroce e animalesca anima solitaria in cerca di amicizia, la bellezza erotica ancora più accentuata di Pandora e il suo rapporto col Maltese...
è anche vero che in questo fumetto in particolare non c'è un solo protagonista: è una vicenda corale, solo negli episodi successivi sarà Corto Maltese il protagonista assoluto (anche se le vicende sono fitte di personaggi e spesso passerà in secondo piano). La trasposizione si deve adattare quindi alla vicenda corale dando però più risalto a Corto allo stesso tempo, e ne esce fuori una vicenda troppo sballata, come già scritto, nei ritmi e nei tempi della vicenda.

Ma anche dell'intreccio, ripeto, si capisce forse poco e questo perché il fumetto di per sé è complesso e poco bilanciato tra una parte verbosa predominante ma mai fastidiosa come nello stile di Pratt e immagini stupende. Nel cartone animato si parla, si, ma il ritmo è sballato e non adatto. Insomma, una clamorosa occasione mancata visto che ci si trova di fronte ad una delle migliori (e sicuramente alla più famosa) avventura di Corto Maltese. Ma la serie di trasposizioni è ancora lunga, per fortuna...

Ottima la scelta delle voci, soprattutto Ward in quella del protagonista.