The Gaunt 8½ / 10 06/08/2012 18:43:53 » Rispondi La rilettura del mito del vampiro trova secondo me una delle sue migliori trasposizioni, fondendo la trama horror del Dracula in chiave di critica sociale molto arguta e non priva di trovate intelligenti. Sebbene sia un film che richiama al mito del vampiro di sangue non se ne vede quasi una goccia, nè tantomeno non c'è traccia di canini aguzzi. Del vampiro viene messa in mostra quella che è la sua essenza, cioè un parassita che infetta e si nutre alle nostre spalle, illudendoci perfino con false libertà e gettando briciole di quel benessere allo scopo di corrompere l'anima collettiva. I riferimenti del film di Farina sono abbastanza chiari, non ci vuole molto a capire su chi sia costruita la figura di Giovanni Nosferatu, perfettamente reso da un Adolfo Celi mefistofelico, ma sebbene possa apparire derivativo del periodo post sessantottino e quindi datato, tuttavia mi sembra molto attuale nella sua sostanza perchè in fondo, come dice il titolo stesso, cambiano solo la faccia.