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HUNGER GAMES regia di Gary Ross

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Manticora     7½ / 10  29/05/2012 16:37:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Indubbiamente Hunger Games ha segnato uno spartiacque per svariati motivi. Un film per ragazzi come la serie tratta dai pessimi libri sui vampiri della Myer, ma di un autrice di talento la sconosciuta Susanne Collins, che partendo dal presupposto del controllo dei reality in una società capitalistica ha scritto un opera di fantascienza distopica notevole e per niente scontata. Inanzitutto perchè si tratta di una trilogia, che si dipanerà con il prossimo film tratto dalla Ragazza in fiamme, per poi concludersi con Il canto della rivolta. Vedremo ma almeno Hunger Games ha il pregio non da poco di presentarsi come un film con caratteristiche autoriali, il cui merito oltre alla sceneggiatura sono tutte di Gary Ross, regista poco noto, ma che mostra di avere capacità notevoli per gestire il materiale. Senza stare a sbandierare Battle royale penso che Hunger Games abbia più organicità ma soprattutto riesca a concentrarsi sui protagonisti creando una discreta empatia con gli spettatori. Indubbiamente la scelta di Jennifer Lawrence come la protagonista Katniss Everdeen è riuscitissima, ma in generale è il cast più azzeccato che mai:Elisabeth Banks in un ruolo un pò marginale ma trasformista, Stanley Tucci nel ruolo del presentatore dai capelli cangianti, Lenny Kravitz nel ruolo dello stilista Cinna, e non dimentichiamo Donald Sutherland, l'ombroso Presidente di Panem, per ultimo Woody Harrelson, ovvero il mentore di Katniss. Gli altri sono quasi sconosciuti, ovvero i RAGAZZI che dovranno scontrarsi nell'arena, tutti membri dei 12 distretti, ma solo uno potrà sopravvivere. La messa in scena è da campo di concentramento, le colonie richiamano le 12 colonie americane asservite agli inglesi, in questo caso a Panem, la Citta, più grande, potente, ricca e decadente in cui la classe dirigente domina sulla massa. Tutti in attesa dei giochi, dove scommettere, dove divertirsi e soprattutto dove ricordare che le colonie sono schiave, tenute in vita solo per utilità, non certo per misericordia. La violenza è veloce ed efferata, ragazzi che uccidono altri ragazzi, in un gioco al massacro che lascerà poco spazio all'umanità di ognuno, ma ci sarà chi resisterà e alla fine prenderà coscienza del propio destino, che non è solo quello di essere una vittima sacrificale, ma una pedina autonoma che si muoverà per cambiare le cose.
Colonna sonora interessante, oltre ad un track listi di canzoni di gruppi famosi tra cui spicca la hit di Taylor Kitsch.
"Cerca di non farle morire di fame."