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DRIVE (2011) regia di Nicolas Winding Refn

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Terry Malloy     10 / 10  18/10/2011 16:47:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io ho raramente provato per un film quel che ho provato per questo grande capolavoro. Uscito dalla sala, ero letteralmente sconvolto. Ero diventato Lui. Drive è un eroe, un eroe quotidiano che lotta per "strappare alla morte una goccia di splendore". È un fantasma, un individuo senza madre, senza padre, senza fratelli, senza sorelle, senza amici, senza amori. Guida. E guidare può essere utile a Los Angeles. Ma Drive è solo un concetto, un'immagine. Drive è il Cinema, ma la vita è in altri luoghi, in altre storie. Il Cinema va per la sua strada, noi per un'altra. Noi siamo come Irine o Benicio. Gente comune, che stando vicini a Drive ci rendiamo conto di quanto inafferrabile sia quell'essenza fatta di velocità, di suoni, di immagini, di colori. Drive muore nella logica del Cinema, non nella logica della storia. In una storia banale, dove ciò che accade è più importante di come accade, Drive sarebbe vivo e vegeto, con Irine e il suo milione di dollari, a giocare con Benicio su una spiaggia delle Bahamas. Ma Refn ci ha portato oltre. Ci ha fatto capire che il Cinema è un bacio dato sull'ascensore prima di spaccare la testa di uno stro.zo a forza di calci. Ci ha fatto capire che è lo sguardo di un attore, appena velato dalle lacrime (ma un eroe non piange), che guida inzuppato dal sangue di una coltellata mortale. Che cos'è il Cinema? Perché tutto ciò ci trasporta con questo sconvolgimento interiore, ci strappa alla Vita per donarci un'esperienza irripetibile, unica e così intensa da scaldarci il sangue nelle vene? Drive è un film che di pari splendore ne nasce uno ogni dieci anni, e così bello che fa impallidire, come una stella più luminosa delle altre, tutto il resto.