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PULP FICTION regia di Quentin Tarantino

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The Deep Ocean     9 / 10  28/12/2010 18:22:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film particolare, sicuramente l'apice della produzione di Tarantino, che si contraddistingue per una serie di caratteristiche peculiari. Innanzitutto il particolare citazionismo, caratteristica che lo individua nel postmoderno, infatti Tarantino ha voluto fare diversi omaggi a scene tipo dei film dell'epoca

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finendo anche più volte nell'autocitazionismo dei personaggi, che raggiunge lo zenit con un virtuosismo della Thurman, che si autocita addirittura in un suo film futuro, ovvero Kill Bill. Poi si può parlare dell'accidentalità, infatti, in Pulp Fiction, tutto viene comandato da un'irreale e improbabilistica accidentalità. Tutto ciò che avviene, và contro la logica degli eventi, e, guardando il film ci si accorge che tutto ciò che accade è un concatenarsi di incredibili coincidenze.
Una delle caratteristiche più interessanti però è il surrealismo dei dialoghi, che non giungono mai a una conclusione. I personaggi portano avanti i dialoghi continuando a dire sostanzialmente le stesse cose, continuando a girare sulle stesse argomentazioni, senza mai raggiungere una vera conclusione, senza mai raggiungere davvero la sostanza del discorso, che viene ogni volta lasciato cadere.
Infine una parola sul montaggio, anche questo certamente inusuale, che stravolge l'ordine di causa ed effetto, e facendo cadere dal cosmo al caos gli eventi narratici.
Un film che ogni genuino amante del cinema dovrebbe vedere, per la sua particolarità e la sua indiscutibile bellezza; certo forse non un capolavoro in ogni aspetto, ma decisamente molto bello.