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LA PASSIONE DI CRISTO regia di Mel Gibson

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JoJo     5 / 10  26/05/2004 00:26:40 » Rispondi
Con una visione degna del miglior integralismo cristiano, eternamente e morbosamente innamorato della sofferenza fisica, Mel Gibson ci offre una crudissima rappresentazione della passione di Cristo. Quello che arriva sulla croce non è altro che un corpo passato in macelleria, affettato, e servito come sul banco di un supermercato. Il fatto è che il regista ci tiene ad esaminare tutti i processi della macellazione, della riduzione a bistecca del presunto messia, innondando lo spettatore con un fiume di sangue (con quello che ci viene mostrato probabilmente Gesù sarebbe dovuto morire dissanguato un paio di volte prima ancora di giungere ai piedi del Golgota). Gibson punta molto sulla sofferenza di Cristo come uomo, ma ogni tanto gli vengono dei colpi di testa che permettono ad un bravissimo Caveziel degli slanci di superomismo che paiono piuttosto adatti ad altri generi di film e che vanificano in parte il lavoro compiuto nell''opera. Questa spettacolarizzazione della violenza però finisce col mettere in secondo piano il discorso etico di cui è pregna la sceneggiatura del film: tutto ciò che non è violenza pare un intermezzo concesso allo spettatore per riprendersi prima di rituffarsi nei fiumi di sangue che scorrono dal corpo del protagonista.
Anche il rapporto madre-figlio, sul quale pare che il regista insista parecchio, non è reso in maniera convincente: Mel Gibson era probabilmente troppo preso sul come rendere le frustate, sul quante volte far ribaltare la croce, per poter curare abbastanza gli altri dettagli.
Altra nota, anche se marginale, riguarda i sottotitoli: almeno per quanto riguarda la sezione latina (per l''aramaico ci si sta attrezzando) sono fatti abbastanza male, in quanto, a parte certe espressioni che vengono comprensibilmente trascurate, si ha proprio una resa italiana che in diversi casi può per lo meno definirsi "non condivisibile".
Infine, per quanto riguarda eventuali speculazioni a carattere etico e religioso, piuttosto che guardarsi questo film e farsi un''idea vaga e probabilmente sballata del messaggio che fornisce il Vangelo (su cui non ci si sofferma così insistentemente e incessantemente come sul lato truculento della passione), conviene andarsi a guardare la fonte primaria: è un''ottima lettura che fornisce ottimi spunti di riflessione anche a chi non crede che quel quarto di bue (cit. da maremare) appeso ad una croce fosse effettivamente l''incarnazione di Dio in terra. Per questa rappresentazione, però, Mel Gibson sembra essere giunto ad un''altra conclusione: oltre al sangue, come dire... tutto il resto è noia.
maremare  26/05/2004 00:54:40 » Rispondi
Come sempre nulla da eccepire, Voscienza, a parte il voto.. solo se non paghi?

A me devono pagare per farmelo rivedere!
JoJo  26/05/2004 09:49:52 » Rispondi
Le loro persone pensano che dopotutto cosi' brutto brutto brutto brutto brutto questo film non lo sia. Sicuramente non credono che lo rivedranno per almeno molto tempo.

P.S.: quel nulla da eccepire e' dovuto alla citazione?

P.P.S.: Pero' ora che ci penso ho dato di meno a Van Helsing... mmmmm... c'e' qualcosa che mi stona.
maremare  26/05/2004 10:43:44 » Rispondi
e (al mio narcisismo) naufragar è dolce..
vlad  26/05/2004 12:26:13 » Rispondi
"tutto ciò che non è violenza pare un intermezzo concesso allo spettatore per riprendersi prima di rituffarsi nei fiumi di sangue che scorrono dal corpo del protagonista."
Penso che questa frase sintetizzi alla perfezione il mio parere su questo film.
Bravo JoJo, i tuoi commenti sono (almeno quelli che ho letto) condivisibili o meno ma sempre recano analisi puntuali ed equilibrate e senza risultare molesti, anzi, direi veri esempi di obbiettività.
paul  26/05/2004 15:31:27 » Rispondi
mi associo a Vlad: un ottimo commento, equilibrato e mai offensivo. Anche se io ho un'opinione diversissima del film (al quale ho dato 10/10).
JoJo  26/05/2004 18:00:40 » Rispondi
Il mio ego esprime i suoi più sentiti ringraziamenti per gli elogi a vlad, paul e maremare, io invece li faccio a Raskolnikov.

Oh, senza offesa per nessuno eh?
G.di Montmirail  26/05/2004 23:38:13 » Rispondi
Un altro gnostico che si scandalizza per l'incarnazione,
Maremare prepara una tessera del club c'è un nuovo iscritto.
JoJo  27/05/2004 00:24:42 » Rispondi
Gnostico? Prego, non sono nè anticlericale, nè anticristiano, nè antireligioso.
Scandalizzato? Non ci ho trovato nulla di scandaloso, in questo film.
Spiegati, sono proprio curioso.
maremare  27/05/2004 00:32:13 » Rispondi
No, no.. per carità (cristiana)...
Lascia stare il G. che sonnecchia!!
JoJo  27/05/2004 09:53:09 » Rispondi
G.?
Gaber?
paul  27/05/2004 13:23:01 » Rispondi
Quello era GG
JoJo  27/05/2004 16:16:07 » Rispondi
Appunto, il Signor G.
G.di Montmirail  28/05/2004 22:16:05 » Rispondi
Goffredo di Montmirail ,prego..ma non andate mai al cinema? :)
maremare  27/05/2004 15:18:55 » Rispondi
GGià
G.di Montmirail  28/05/2004 23:01:38 » Rispondi
La gnosi infatti ha sempre convissuto col cristianesimo sin dalle
origini ed è ritornata a proporsi sotto varie forme nel corso dei secoli
fino ad oggi,dove va fortissimo senza che ce ne accorgiamo.Essa ha rappresentato la prima grande
minaccia al messaggio cristiano in quanto non apertamente ostile ma
capace di distorcerne l'essenza attaccandone i principi fondamentali.
I primi padri della chiesa già nel secondo secolo intuirono
il pericolo e vi dedicarono memorabili pagine di confutazione
come Ireneo di Lione.Dare una definizione unitaria delle dottrine
gnostiche è quasi impossibile.La caratteristica costante è quella
di una concezione dualistica,manichea,che separa nettamente la
dimensione spirituale (il dio buono) dall'universo sensibile
ritenuto creazione del demiurgo cattivo.Se le cose stanno così
non ha alcun senso una figura che faccia da tramite tra le due realtà.
Al più è semplicemente "il dio che è in noi" a permettere una crescita
spirituale -ammesso che interessi- ,per gli altri si tratta di
limitare i danni di fronte al non senso di un universo ostile.
Gibson tornando alle origini mostra la possibilità di una
riconciliazione,di un riscatto,in cui la sofferenza anche se rimarcata non è fine a sè stessa.

JoJo  29/05/2004 01:05:55 » Rispondi
Premetto he Ireneo di Lione non l'avevo mai sentito nominare e che mi baso sulla tua generalizzazione delle dottrine gnostiche, perché non ho mai avuto l'occasione di approfondire il tema.
Facendo un piccolo ricamo, mi pare che tu abbia concluso che io sia gnostico e dunque scandalizzato dall'incarnazione perché siccome lo gnosticismo già nell'alto medioevo imponeva l'associazione tra piacere e peccato e dunque si praticava tra molti "santi" (o comunque ritenuti tali dalla gente) una sistematica mortificazione della corporeità - tramite la sofferenza fisica - che, essendo la negazione del piacere e dunque del peccato, portava ad una purificazione dell'anima. Dunque, io, figlio della modernità e del laicismo illuminista, potrei concludere che Gibson, avendo descritto in maniera così sanguinosa la passione di Cristo, abbia insistito su questo tema: ovvero Gibson ha descritto la sofferenza di Gesù fine a sé stessa.
Mi spiace, ma, detta in termini giovanilistici, hai cannato di brutto.
Quello che io rimarcavo, come da preambolo, più che una descrizione fine a sé stessa della sofferenza, è quella morbosità, quasi gli piaccia, con cui Gibson si sofferma sulla flagellazione, sulla crocifissione, e via dicendo.
Il Vangelo sostiene che Gesù sia morto in croce, soffrendo come un cane, per noi: Gibson riprende il tema portandolo all'esasperazione, quasi gli piacesse descriverla in maniera così puntigliosa, e se questa non sembra morbosità...
Cero è comunque che, per poter recepire un certo tipo di messaggio, bisogna essere per lo meno cristiani (praticanti o meno), credere che dio esista, e che pure Gesù, oltre ad essere storicamente esistito, sia stata l'incarnazione di dio in terra. Prima ancora che non praticante, io non sono cristiano. Dunque, per la definizione che mi hai dato tu di gnosticismo, non sono nemmeno gnostico. E la sofferenza di Gesù non è stata fine a sé stessa, quella descritta da Gibson sicuramente tra i fini che aveva c'era il compiacimento del regista stesso nelle descrizioni della violenza.
Con questo concludo l'arringa perché è tardi, ho sonno e potrei iniziare a farneticare seriamente.

P.S.: giusto per evitarmi l'accusa di miscredente, non sono nemmeno ateo. Anche perché come diceva Gaber, "Qualcuno era comunista perché era talmente ateo da avere bisogno di un'altra chiesa", e dunque rientrerei nei casi della gnosi.
maremare  29/05/2004 01:32:38 » Rispondi
Ah.. il grande Signor G.!
kadath  22/07/2004 20:35:15 » Rispondi
Perchè dovresti subire l'accusa di miscredente? Io sono ateo, e non penso di meritarmi nessun tipo di accuse solo perchè non credo. Non mi pare un delitto....
maremare  29/05/2004 01:31:22 » Rispondi
Il tuo limite è che concretizzi una integrazione che è possibile, ma unicamente dal punto di vista simbolico.
Paradossalmente sono quelli come te che creano una scissione tra il Dio Buono e il Mondo Cattivo.
Quegli stessi che ricercano nelle varie Sette sparse per il mondo il santone di turno che indichi loro la retta via da seguire o, ancora peggio, si autoproclamano santoni, perchè Dio si è incarnato.
Coloro che non sono sarcedoti di Dio, perchè loro sono Dio.

In questi atteggiamenti il margine tra l'incarnazione e la psicosi sembra davvero esile.
G.di Montmirail  02/06/2004 11:29:49 » Rispondi
Non posso assentarmi un attimo che ti metti a giggioneggiare
con consumata arte dissimulatoria..Qualche grappino di troppo?
Beh ,anch'io. I santoni che si autoproclamano divinità considerano
al più un simbolo la figura di Cristo ,è un concetto perfettamente
in linea con la conoscenza superiore ed iniziatica caratteristica degli gnostici.
maremare  02/06/2004 13:26:24 » Rispondi
Non posso assentarmi un attimo che ti metti a giGioneggiare
con consumata arte dissimulatoria..Qualche grappino di troppo?

Rileggersi tutti gli interventi, dalle Sue persone effettuati, su questo Capolavoro di film.
sciafah  04/06/2004 11:12:53 » Rispondi
Chi diavolo ti ha mai inculcato l'idea che i cristiani siano morbosamente innamorati della sofferenza fisica"? Macelleria... supermercato... quarto di bue... Ma hai visto la 'Passione' o hai fatto la spesa? E un'altra cosa: il rapporto tra Madre e Figlio è reso benissimo, con la sensibilissima attrice che insieme allo straordinario Caviezel ci hanno regalato uno squarcio inedito, dolcissimo, toccante e commovente.
maremare  05/06/2004 14:27:49 » Rispondi
E' reso benissimo grazie a due spot?
Guardati Il Vangelo secondo Matteo se vuoi vedere il rapporto Madre Figlio con un minimo di poeticità..
sciafah  07/06/2004 10:18:11 » Rispondi
Se ti riferisci a me, mai avuta la barba.
Mi sembra comunque che il film renda benissimo il rapporto poetico tra Madre e Figlio. Non ho mai visto in altri film Maria resa così bene e così vicina a suo Figlio. Di solito è come se fossero 'distanti', Lui troppo irragiungibile, persino per Lei, che pure è sua madre. Qui li ho visti con occhi diversi, non due estranei, Lei solo la 'generatrice' del Figlio, ma la mamma. Mai sopra le righe, ma mai sotto.
vlad  07/06/2004 12:19:08 » Rispondi
Ecco! Ad esempio questa è una delle cose che mi sono piaciute davvero. Anzi, in particolare Maria credo che sia stata la rappresentazione più vera di tutto il film: una donna, una madre, la madre del Messia...insomma, è incredibile, secondo me, come nei suoi silenzi e nei suoi sguardi sia riuscita ad interpretare magnificamente tutti gli aspetti del suo personaggio.
Ah, anch'io c'ho avuto l'occhio lucido nel flashback di Gesù bambino che cade mentre si vede il Cristo che soccombe sotto la croce..."E'incredibile, ma quella dannata scena mi ha commosso!": questo è quello che ho pensato subito dopo! Però va anche detto che l'esca-tira-lacrima era stata lanciata da tempo. Guarda caso, proprio durante la via crucis si intensificano i flashback di Cristo e Maria e il magone aumenta, aumentaa, auumeeeentaaaaa, finchè ecco che c'è il crollo: crolla Gesù sotto la croce, crolla Maria che aveva sopportato fino ad allora, poi la scena tenerissima di Gesù bambino. E' OBBLIGATORIO che lo spettatore medio crolli appresso a tutto il pathos che si era creato! Tutto sommato è stata una bella prova di mestiere, nonostante il mestiere di Gibson non sia proprio di fare il regista...

P.S.
la barba era una mia curiosità. certe uscite 'spavalde' mi hanno indotto a dubbi riguardo la tua natura...dubbi che (non ti offendere: faresti due fatiche) ancora aleggiano, però. mumble mumble.
sciafah  07/06/2004 15:08:14 » Rispondi
Mumble, mumble, la barba non l'ho mai avuta davvero. Le mie uscite spavalde sono dovute unicamente al fatto che sono stata un po' presa di mira. Mi fa piacere che almeno la scena che hai descritto ti abbia fatto avere gli occhi lucidi... Pensa a quella dove Maria scherza e ride col propio figlio e viene colta da un bacio alla sprovvista... quella mi è piaciuta tanto davvero. Con quel tavolo "per ricchi": Tavolo alto... sedie alte... Dolcissima. E lo spruzzo... sa tanto di aprofico, ma non è detto che tutto quello che è apocrifo non sia, almeno in aprte vero. Forse perché toglie tanta serietà al Vangelo. Nei loro rapporti, Madre e Figlio dovevano essere veramente così. Ma hai letto la mia insulsa 'recensione'?
vlad  07/06/2004 16:53:39 » Rispondi
hai ragione, è molto bella la scena del tavolo. si, l'ho letta ma non mi veniva nessuna idiozia da scriverci, percui l'ho saltata a piè pari. Tu hai letto la mia? Non è così diversa dalle 'perle' che ho sparpagliato qua e la per risponderti...
sciafah  07/06/2004 17:26:18 » Rispondi
Vlad, ti adoro (o almeno, incomincio).
vlad  07/06/2004 18:08:01 » Rispondi
non ti invidio...
sciafah  08/06/2004 14:23:55 » Rispondi
Fai paura.Perbacco (esclamazione del secolo scorso) incominci ad attizzarmi!
vlad  08/06/2004 17:25:52 » Rispondi
Oibò! se si alza il vento, quì scoppia un incendio! Corro a prendere della benzina...
sciafah  10/06/2004 09:14:19 » Rispondi
MM, ma sei fissato con il Vngelo di S. Matteo. Guarda che l'ho letto e mi è piaciuto moltissimo, ma non c'entra niente con il mio commento riguardante il film.
Vlad, preparati.
vlad  10/06/2004 12:32:08 » Rispondi
a bella, io nasco pronto. c'ho pure la divisa da pompiere!
sciafah  10/06/2004 14:29:20 » Rispondi
Nella fretta mi è rimasto solo il grembiulino a cuore. Fa niente?
vlad  10/06/2004 15:19:59 » Rispondi
voilà!! una tiratina al laccetto e non rimane neanche più quello...
e ora ti rompo il c...uore! (l'avevo detto che non sarebbe stato poetico!)
sciafah  10/06/2004 15:47:22 » Rispondi
Hai notato la cintura di castità... potresti farti male. Non mi ricordo più a chi ho dato la chiave. Forse a MM... Boh?
vlad  10/06/2004 16:51:24 » Rispondi
Molto bene, allora fattela aprire da MM, la cintura di castità! Credo non aspetti altro.
Io temo di non essere adatto alle esigenze di una pulzella casta e devota. Eppoi sai che schifo sotto quella cintura...
sciafah  10/06/2004 17:07:48 » Rispondi
Ah, ma allora sei geloso!!! Guarda comunque che non sai cosa ti perdi e che c'è modo di mantenere la più scrupolosa pulizia.
vlad  10/06/2004 18:05:43 » Rispondi
vabbè, se ne può riparlare. intanto spostati più a sinistra che mi stai facendo cadere dal letto...
sciafah  11/06/2004 10:55:41 » Rispondi
Hai ragione, è un letto un po' strettino... Se metti un plaid per terra ci si può mettere a pancia in giù a guardare un bel film. Preferisci una birra fresca o un vino d'annata?
vlad  13/06/2004 23:45:56 » Rispondi
E' ita!! Per il film, porta qualcosa di quello, Rubik, là come si chiama...
sono proprio curioso di conoscerlo, 'sto genio. ma fa ridere?
sciafah  15/06/2004 15:28:00 » Rispondi
Kubrick. No, guarda non fa ridere, ma a suo tempo ha fatto molto discutere. Musiche bellissime, violentissimo, argometo attuale... è un vecchio film che ha fatto storia. Ma davvero non ne sai niente. Credo che tu mi stia prendendo per i fondelli. Maremare, tu ne sai qualcosa? Se l'hai visto dì la tua su 'sto film.
vlad  15/06/2004 16:02:42 » Rispondi
guarda a sinistra. (come disse Lenin)
maremare  16/06/2004 01:00:17 » Rispondi
Aò, mica vado a gettoni!
maremare  16/06/2004 01:01:26 » Rispondi
(come disse Paris Hilton)
sciafah  17/06/2004 14:42:43 » Rispondi
Anche qui hanno tagliato. Si vede che gli stiamo propro rompendo le.....
vlad  11/06/2004 17:07:45 » Rispondi
ovviamente un buon vino, ma mal si addice al plaid. Io propongo un comodo divano + luce mooolto soffusa + incenso + un cannone d'erba. come la vedi?
sciafah  12/06/2004 10:08:42 » Rispondi
Ti stupirà, ma non mi sono mai fatta un cannone, Comunque può esserci sempre una prima volta. Sì la vedo bene...
maremare  12/06/2004 15:36:48 » Rispondi
disse, guardandosela allo specchio..
vlad  04/06/2004 12:05:06 » Rispondi
...e che squarcio!! Io stavo i terza fila e mi sò arrivate le secchiate di sangue! Ho mandato a Gibson il conto della tintoria.
sciafah  04/06/2004 13:44:27 » Rispondi
Se potessi averti tra le mani te lo farei io uno squarcio! Mer.da, ma sei sempre così .... così..... così.... bas.tardo!!!!
vlad  04/06/2004 14:48:48 » Rispondi
assolutamente no. solo se mi si da confidenza. questa è la tua vera colpa. d'ora in poi tutto quello che dirai perderà fino alla più remota sembianza di concetto ponderato e serio. pronta?
sciafah  04/06/2004 16:03:17 » Rispondi
Voglio darti confidenza perché mi stuzzichi. Ma attento, potresto trovarti una vipera tra le mani.
maremare  05/06/2004 14:29:09 » Rispondi
Ma che eri, la viperella che usciva dalla narice di Rosalinda? :))
sciafah  05/06/2004 17:29:05 » Rispondi
So essere vipera quanto basta!
vlad  04/06/2004 16:58:38 » Rispondi
bè, allora sono contento di essere chiamato dagli amici "Er Mangusta"!
senti, ora seriamente (non foss'altro, perchè siamo in un post "serio" o almeno attendibile...non so se hai letto), abbiamo fatto tre volte il giro di tutti i post a dire Nulla, ora voglio capire una cosa: ma ci stai solo provando o sei già cotta di me?
Tranquilla, è solo per popolare il mio grafico delle statistiche...i dati saranno trattati nel rispetto della privacy.
sciafah  04/06/2004 17:19:43 » Rispondi
Ma sono stracotta di te, se no figurati se mi sarei data tanto da fare ad insultarti e a darti peso. (Statisticamente parlando, a che posto sono?)
vlad  04/06/2004 18:26:34 » Rispondi
Ragazza, stai guadagnando terreno su terreno. Tuttavia, ancora non è tempo di stabilire la tua posizione...prima bisognerebbe sperimentarle tutte!
sciafah  05/06/2004 17:27:16 » Rispondi
Il terreno non mi preoccupa, me le sono sempre mangiate tutte... Vuoi la cultura, la simpatia, l'avvenenza, l'ironia, la risata aperta... cos'altro vorresti? Sono cristiana, mica beghina o scema. Però alle mie idee ci tengo.
vlad  06/06/2004 04:14:42 » Rispondi
inizia a preoccuparti: il terreno sotto i tuoi piedi inizia a scarseggiare. ma ora toglimi una curiosità: hai la barba?
Raskolnikov  26/05/2004 14:22:38 » Rispondi
Secondo me il tuo commento, per quanto lucido e in buona parte condivisibile, soffre del cosiddetto 'effetto frana'. Hai trovato una falla, ti ci sei aggrappato ed è crollato tutto. In altre parole, credo che ti sia formato un idea del film 'in itinere', una sorta di filtro che ti sei cucito addosso su sensazioni incompiute man mano che il film procedeva. Filtro che ha lasciato passare solo quegli elementi che contribuivano ad avallare la tua prematura teoria del corpo macellato, lasciando fuori invece il messaggio di alcune scene pregnanti, imprescindibile per una comprensione globale dell'opera. Quando dici che le parti non violente sono un intermezzo di quelle violente mi confermi quello che penso. E cioè che mentre guardavi la non violenza avevi già in mente l'inutilità della violenza che l'ha preceduta e che l'avrebbe seguita (era risaputo che fosse un film violento e ti aspettavi di vedere violenza un po' ovunque). Invece, in quegli 'intermezzi', ti sei perso delle vette di potenza drammatica rara, assolutamente non fini a se stesse, dotate di una poesia e di un' 'estensione metafisica' (che prescinde assolutamente dal credo religioso) notevolissime. Complice di tutto questo processo, è stato sicuramente l'esserti inconsciamente unito a qualche commento letto prima di vedere con i tuoi occhi. E se vogliamo dirla tutta, questo rimane il film di cui è più difficile dare un giudizio vergine, sia per l'argomento che per la gigantesca mole di precritica inaffidabile che l'ha preceduto. Mi trovi d'accordo su tutto il resto, compreso il fatto che non siamo davanti ad un grandissimo film.
vlad  26/05/2004 18:54:38 » Rispondi
ehilà! ma tu studi psicologia dello spettatore? Mi sono andato a rileggere il tuo commento prima di scrivere baggianate e devo dire che l'ho reputato una analisi attenta e piuttosto imparziale del film. Solo che, come tu ritieni che quello di Jo soffra dell' effetto frana, mi viene da pensare che i tuoi ragionamenti siano scaturiti essenzialmente dalla tua coscienza, non dal film. Mi viene da pensare che i concetti che hai espresso fossero ben radicati in te a prescindere dal film e che la sua visione te li abbia solo fatti vibrare con nuova forza. Dico questo perchè ho captato delle analogie con quanto è capitato a me: io in The Passion non ho trovato proprio nulla che non fosse immaginabile conoscendo un minimo l'attore...opps, scusa, il regista che l'ha diretto e l'argomento trattato. Eppure mi ha toccato. Da una analisi successiva ho capito che il senso che davo al tutto era generato da me, elaborato da me e orientato verso me e verso la mia concezione di Cristo e del suo verbo. Infatti non mi tornavano i conti: avevo una rappresentazione della sofferenza eccessivamente enfatizzata, una serie di personaggi che non convincono proprio anzi che sembrano un semplice contorno, una 'spruzzata' di Parola di Cristo paragonabile al cacao che metto sul cappuccino la mattina, e tanta tanta tanta personalizzazione delle scritture (compreso il tempio che si spacca...maddai!!), eppure nei giorni avvenire avevo come un magone latente che non riuscivo proprio a spiegarmi. D'altro canto il film non mi era piaciuto! Anzi, diciamo che (non so se hai letto il mio commento) mi sono corretto in estremis sul voto, infatti avevo ormai scelto di darli un meritatissimo 5 che ho poi tramutato in un 6 stiracchiato. Ebbene, sono giunto alla conclusione che, sebbene non sia credente nel senso stretto della parola, nè praticante e nemmeno tanto addentrato, sono molto sensibile alla figura ed al senso di Cristo, al suo messaggio nella storia e nel mondo, ovviamente per come è stata tramandata la sua storia al di là della chiesa. Dunque, il film in se non ha fatto altro che 'ricordarmi di ricordare' (maremare, questa è per te) il mio credo e rinverdire gli ideali di giustizia e di forza che porto con me. Null'altro. Di fatto nel film l'unico personaggio degno di nota mi pare Maria, l'unica che abbia incarnato effettivamente il sentimento di dolore puro, il dolore di una madre per il figlio. Tutto il resto è una messinscena plateale, sporca di sangue, di dubbia veridicità e con troppe troppe pretese per essere una pellicola.
Oppure è possibile che il peyote che ho mangiato fuori dal cinema abbia influito negativamente nella mia interpretazione del film...chissà!
maremare  27/05/2004 00:17:48 » Rispondi
Tutto quello che avevo da dire su questo prodotto cinematografico l'ho esposto a sufficienza in precedenza.
Quindi intervengo unicamente per partecipare cavallerescamente ad una riunione fra amici.

Mi sorprende l'intervento di Ras.
Io ho visto questo film appena uscito, con il solito spirito critico e con una certa tendenza (populista, direbbe Messer G.)che mi caratterizza e che mi spinge, inconsciamente, a dare un margine di credibilità a chi è eccessivamente bistrattato.
Questo non mi impedisce di esprimere comunque un mio giudizio quando la questione in oggetto non ha attenuanti (vedi noto 'caso trudy').
In particolare mi sorprende questo passo del commento di Ras: "..ti sei perso delle vette di potenza drammatica rara, assolutamente non fini a se stesse, dotate di una poesia e di un' 'estensione metafisica' (che prescinde assolutamente dal credo religioso) notevolissime.
Stai scherzando, vero?
Con affetto
mm.
JoJo  26/05/2004 15:01:22 » Rispondi
Mah, a mio avviso le "vette di potenza drammatica" più che il film, sono generate da tutt'altro: sono suscitate dal Vangelo, dalla religione dell'amore che noi tutti conosciamo e con cui anche il più ateo degli europei (figuriamoci degli italiani) - come mi sembra anche tu abbia rilevato - deve confrontarsi. Ciò che può venire in mente, è abbastanza indipendente dal film, in quanto il tipo di ragionamenti che può essere evocato non è dovuto all'abilità del regista ed alla sua riformulazione/interpretazione del testamento lasciatoci dal "figlio di Dio", ma semplicemente dal fatto che viene proposto un tema su cui si questiona da millenni. Il merito di eventuali riflessioni va dunque attribuito alla sceneggiatura: Gibson non aggiunge proprio niente, anzi semmai toglie, il lirismo che spunta qua e la' appare forzato (Giuda), oppure sulla scia del facile patetismo da mercatino delle emozioni (Maria) comune numerosissimi film.
Riformulando: per quel che il film offre al di fuori del reparto macelleria, Mel Gibson ha proprio pochi meriti.