John Carpenter 7½ / 10 30/05/2010 19:44:10 » Rispondi E' il primo film di Gulliermo del Toro che vedo e non ne sono rimasto deluso. E' la storia di una bambina che cerca di sfuggire dagli orrori e dalla miseria di una guerra civile, entrando in mondo dove domina la fantasia. La cosa certa è che non è affatto un film per bambini a causa di scene molto sadiche e violente, direi che è rivolto ad un pubblico più adulto e maturo. Il lato tecnico non lascia indifferenti (tra 6 nominations, 3 Oscar vinti) di cui menziono solamente la fotografia dark e gli ottimi effetti speciali mai invadenti all'interno della storia. Bello il finale che lascia sospeso un punto interrogativo che corre nella mente per tutto il film:
Per tutta la durata del film ci chiediamo se il mondo evidentemente esiste ed è reale, oppure è soltanto frutto dell'immaginazione di Ofelia. Quando il capitano Vidal spara alla bambina, vediamo che quest'ultima riesce ad entrare nel mondo fantastico promesso dal fauno, e così all'apparenza pensiamo che le visioni di Ofelia erano reali. Però nella scena seguente capiamo che la bambina era ancora viva, e che solo dopo muore. Quindi potrebbe essere stata una sua immaginazione visto che è ancora viva? Oppure no? Sta a noi deciderlo.
Ma la cosa che non mi ha convinto è stata la scelta ambiziosa del regista di assemblare due generi opposti tra loro: la realtà e la crudezza della guerra con la fantasia e il sogno del mondo fantasy. E secondo me non ci riesce molto bene. Le due storie sono parallele tra loro ma non si incontrano mai, addirittura a tratti ci sembra di assistere a due film completamente diversi uniti tra loro quasi per scherzo. Il vero peccato è che entrambe le storie sono coinvolgenti e costruite molto bene, ma tra loro non hanno niente in comune. Così il film finisce anche per stancarti con questa forte contrapposizione che non è ben sfumata e i personaggi appaiono come piatti e poco credibili. Non ci si affeziona a loro. Quello che rimane è lo stile di del Toro visionario e magico, però il film manca di giusto equilibrio. Un capolavoro mancato.