wega 8 / 10 01/02/2010 20:03:11 » Rispondi Artista che conosco ancora molto poco, e che sto scoprendo a ritroso (una delle peggiori cose che si possano fare) questo Eric Rohmer, che così ad occhio, ha sviluppato una carriera di 3 fasi. L' ultima, quello del Rohmer verboso e intellettuale, molto attento alla sensibilità femminile e dove non si conclude mai nulla; il Rohmer della Marchesa Von..ma forse è dovuto al fatto che è l' unico film che ho visto di quegli anni; e il primo Rohmer, il francese nouvelle vaguer. "Il Segno del Leone" è il suo esordio cinematografico, assieme ai connazionali Godard e Truffaut, con un film leggermente inferiore però. Può non piacere a pelle Pierre, il protagonista giovane pittore, parassita di prim' ordine che non fa nulla per nasconderlo, un miserabile con la giusta sfacciataggine tanto da lasciarglielo fare. La focalizzazione della pellicola è tutta su di lui, sullo sfondo, una Parigi di strada (uno dei dogmi assoluti della corrente francese) come difficilmente si potrebbe vedere al Cinema, deserta e quasi ripugnante; perché ripugnante è la vita di quest' uomo. E nell' interminabile quanto straordinario momento di Cinema di vagabondaggio in solitudine, in un vuoto morale e di decadenza fisica, coabita un senso di straniamento da far ritornare alla mente i classici Neri anni '40 (vecchia passione di tutti i Cahiers). Lo escluderei dal genere commedia, anche perché il finale non è affatto consolatorio, sebbene la presenza di un risvolto positivo.