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LA PASSIONE DI CRISTO regia di Mel Gibson

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Invia una mail all'autore del commento mea opinio     6 / 10  11/04/2004 23:43:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccomi qui. Premetto che questa è il valutazione meno ragionavele e obiettiva che abbia mai dato: sono andato a vedere il film in questione influenzato dai pareri già espressi in questo sito ma soprattutto dalle mie idee personali, e ne ritorno sconcertato e fortemente impressionato.
Tuttavia, cercherò di giustificare in maniera adeguata il mio voto, valutando i singoli aspetti della pellicola in questione e poi facendone una media.
(1)Recitazione voto 9= gli attori sono stati notevoli: lo sguardo di Maria è ancora impresso nella mia mente, le figure di Cristo e degli apostoli (Giuda in particolare) a mio parere impeccabili. Una nota a parte la merita la Belllucci nei panni di Maddalena: effetivamente la sua recitazione non è rlevante e neppure spicca sopra le altre ma, detto fra noi, forse allo sguardo della Bellucci serve qualche virtuosismo per apparire meraviglioso? Francamente no, e poi la sua fisionomia mediterranea è veramentye azzeccata in questo film.
(2)Sceneggiatura voto 10= i Sassi di Matera si confondono quasi perfettamente con la Gerusalemme di 2000 anni fa; gli splendidi paesaggi e ambientazioni sono inoltre arricchite da alcune notevoli (ma non invadenti, a mio parere “discrete”) scene digitali
(3)Colonna sonra voto 8= lo devo ammettere, ho un debole per le colonna sonora, se essa mi pace spesso aprezzo anche lo stesso film. Questro caso fa da eccezione: il suo carattere coinvolgnte ha contribuito, mio malgrado, alla mia completa (ma non voluta) immersione nella vicenda narrata. Con questo non sto dicendo che è da buttare, anzi è veramente ben fatta, anzi, forse fin troppo.
(4)Tema trattato voto 2= se nominare il nome di Dio invano è peccato mi chiedo se il cattolicissimo Gibson prima di girare questo film si è posto il quesito del perché girare addirittura un film sul figlio di Dio. Le rappresentazioni delle vicende sacre attraverso mezzi che non siano la Bibbia (mi vengono in mente le vetrate gotiche che nel medioevo istruivano la popolazione analfabeta sui vari avvenimenti del Vangelo) devono avere (per lo meno nella mia opinione) un fine positivo. Qui molto probabilmente (rispettando in ogni caso le intenzioni di Gibson, che magari ha diretto la pellicola motivato da tutt’altri intenti) l’unico scopo è stato l’incasso, cosa che dico soprattutto dopo aver sentito la casa produttrice del film vantarsi di un probabile incasso di un miliardo di dollari. Lo sfruttamento a fine di lucro della figura di Cristo è veramente eccessivo.
Nota a parte: ho letto in molti commenti del presunto antisemitismo presente nel film; ebbene, io non ne ho visto neppure l’ombra: torturare gli uomini, metterli sulle croci, seviziarli con metodi che non menziono per tenere a bada i vostri stomaci o lapidare le adultere non costituivano certo un carattere distintivo degli ebrei di 2 millenni fa. Popoli civili come i Romani non erano certo da meno, e neppure lo erano gli inquisitori degli anni bui del medioevo oppure tutta quella serie di seviziatori che è arrivata fino ai totalitarismi del secolo passato. Solo di recente si ha avuto crescente rispetto verso la persona umana e un abbandono delle pratiche per così dire violente. In questo caso particolare si è trattato solo di una reazione repressiva da parte di una casta religiosa in declino (i sacerdoti del sinedrio) che vedevano la loro autorità minacciata da questo rivoluzionario di nome Gesù.
(5)Sensazione fine film voto 2= Atto finale: mi sono alzato dal seggiolino del cinema cercando di tenere a freno una sorta di mistico “fervore” nato, lo ripeto mio malgrado, dall’immedesimazione nelle vicende narrate. Si tratta di un film negativamente coinvolgente e impressionante; esso ti turba con un crudo realismo (non faccio esempi per non sconvolgere chi non ha visto il film), ti inquieta con i “demoni bambino”, che ti fa “soffrire” quando flaggellano Gesù… (basta, non vado oltre, se ritenete il mio commento incompleto usate un po’ di fantasia e finitelo voi).


the fake ripper  18/04/2004 15:46:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sulla Bellucci avrei qualcosa da dire... il ragionamente banalissimo di Gibson & co. è stato basato su un'equazione al dir poco stupida: prostituta=bella donna=monica bellucci. Ma per favore! Se c'è un'attrice inespressiva quella è proprio la bellucci... E se c'è un personaggio talmente carico di espressività quello è Maddalena... E purtroppo qui la riuscita è pari allo zero assoluto. che tristezza.
paul  12/04/2004 00:14:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo sul fatto che non si tratti di un film antisemitico, semmai antifariseo. Per il resto io sono credente, per me Cristo è Dio, e questo film vuole fare luce su questa tematica, però è inutile discutere tra chi crede e non crede.
Invia una mail all'autore del commento mea opinio  12/04/2004 00:52:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non pensare che io non sia credente solo perchè definisco Gesù un "rivoluzionario". Io credo ma nel mio commento ho voluto essere generico.
comparo  11/04/2004 23:56:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avrei mai pensato caro Mea Opinio che mi sarei trovato daccordo con te riguardo ad un film che tratta un tema religioso,quale la passione di Cristo.Ma non posso astenermi da una critica importante quanto relativa che quindi può non avere alcun senso.Beh,te la formulerò ugualmente:non credi che l'impressione finale che hai avuto del film coincida con l'impatto in senso lato che esso ha provocato in te?Il mio voto è stato 4 ed il tuo lo considero straordinariamente(a quanto prevedevo)un 2...che effettivamente è più ragionevole.
sciafah  01/06/2004 13:59:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mazza, mea opinio, quanto sei prolisso.
Invia una mail all'autore del commento mea opinio  12/04/2004 08:40:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vedi, quando si tratta di giudicare un film del genere c'è molta differenza tra quello che si pensa subito dopo e quello che si ritiene dopo un intervallo di alcune ore . E' per questo che ho fatto una media fra i vari aspetti del film, appunto per impedire questo effetto, per far si che la prima impressione che ho avuto sul film non avesse la meglio sul giudizio per così dire "globale".