caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FIGHT CLUB regia di David Fincher

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
RedPill     8 / 10  28/11/2009 18:37:00 » Rispondi
Un soggetto semplice e mai banale supportato da un glossario di dialoghi e battute Memorabili.Ecco le basi della sceneggiatura di questa cine-trasposizione Fincheriana, "giocattolo spassoso" che diverte (e si diverte) argomentando velatamente critiche e congetture mai prive di senso, salvo poi sfruttarne i contenuti per giungere ad una rappresentazione meno complessa nel messaggio e più d'impatto nei modi.Così nasce (il) Fight Club, estrema evoluzione o semplice scappatoia, per un'anima intorpidita e resa schiava dalla società in cui vive, in un'epoca "usa e getta" del tutto priva di valori morali, che seleziona, valuta e classifica i propri individui, per quello che materialmente appaiono; il risultato di questa "fuga dalla realtà", vestirà i panni di un brillante e rivoluzionario Tyler Darden, ruolo che sembra proprio fatto "a misura di Pitt".Altrettanto considerevole, è l'interpretazione del "Norton personaggio", vittima inconsapevole di una personalità certamente alimentata da buoni propositi, alla quale sfuggono però di mano i mezzi per raggiungerli.Dietro a tutto questo, il lavoro di un regista che confeziona con grande maestria tecnica e stilistica, soprattutto per quel che riguarda montaggio e fotografia, una pellicola a tratti caotica e scorretta per natura, probabilmente esagerata in alcuni momenti, senza i quali però, difficilmente funzionerebbe altrettanto bene.Inutile quindi vaneggiar considerazioni di fallita denuncia, perché non penso sia quello, in primis, il vero scopo di Fight Club, che credo abbia fini un pò meno nobili.