Terry Malloy 8½ / 10 04/07/2009 08:57:28 » Rispondi Veramente bello e devastante. Una discesa agli inferi, una discesa consapevole, ma sofferta del "vuoto disperato" che la società borghese americana si è scelta per darsi sicurezza e giustificazione di esistere. Molto raffinato che: l'Europa sia solo una presenza latente, una helldorado in verità irraggiungibile, ma sempre così vicina; che il vero fulcro di tutta la scena filmica sia la casa, una casa meravigliosa, ma che finirà col intrappolare i personaggi nella capziosità delle sue sicurezze; che anche dal punto di vista linguistico passi tutta quell'insicurezza che caratterizza i personaggi, un pastiche (non so se si scrive così) linguistico che oscilla tra l'estrema volgarità e la pacatezza beneducata dell'essere di buona famiglia-- I due ragazzini mi ricordano il Giovinetto e la Bambina dei "Sei Personaggi in cerca d'autore" di Pirandello, ovvero i mostruosi risultati della follia dei genitori tanto che a un certo punto del film quasi scompaiono. Molto carino il Matto deandreiano, il Fool shakespeariano, che può dire ogni cosa, ogni verità senza inibizioni, bella una frase: "tutti ci accorgiamo del vuoto, ma ci vuole fegato a rendersi conto della disperazione". Non mi esprimo sui protagonisti, tutti divini.