Aletheprince 7½ / 10 14/06/2009 23:07:32 » Rispondi Sorvolare sugli choccanti risvolti psicologici e metafisici di questa pellicola è impossibile, nonostante l'impatto visivo di una carneficina reiterata con incedere macabro per tutta la durata del film, con una minuzia di particolari disturbante nella sua composta "precisione", lasci atterriti ed immobili dinanzi allo schermo. Martyrs è un calvario laico di dolore, un agghiacciante esperimento di ricerca nella psiche umana dinanzi alla tortura ed alla privazione di ogni facoltà della persona umana, ivi compreso il diritto ad aver paura, a reagire dinanzi al pericolo.
Il regista crea un castello di dolore abominevole e macabro, tanto che non può neppur parlarsi di semplice horror, ma di vero e proprio dramma del corpo e della mente. Non condivisibile, tuttavia, è la scelta di cercare nella tortura un collegamento con il trascendente, quando invece l'abominio corporale al quale è costretta la vittima, nulla significa se non l'arido scempio di una giovane vita. E' per questo che, se la prima parte del film deve essere premiata con un voto altisonante (direi 8,5), la seconda metà, crogiolandosi nella folle idea della ricerca del "martire perfetto", finisce per risultare oltre modo pacchiana, smodata e psicologicamente sovrabbondante (e quindi non va oltre il 6,5)
Pur nel discutibile messaggio narrativo che viene rivelato nelle scene finali, il dramma e la trasfigurazione della sofferenza colpiscono lo spettatore fiaccandone ogni resistenza. Però! E meno male che era un horror per così dire... "estivo"!!!