paride_86 4 / 10 14/06/2009 18:17:20 » Rispondi Opus numero due del Muccino americanizzato, di cui però non ha scritto nulla. "Sette Anime" è un film veramente insopportabile e inverosimile:
un uomo, responsabile della morte di sette persone, decide di suicidarsi per donare i suoi organi a sette disgraziati meritevoli. Per fare questo è aiutato da un amico e rinuncerà anche ad una storia d'amore. Ora: ma chi è quell'amico che ti lascia suicidare? E poi: ma dove diavolo la prendi una cubomedusa per toglierti la vita? Ma veniamo al sodo: l'arroganza del protagonista è davvero insopportabile. Un uomo che non ha più stima di sé per il gesto commesso come può arrogarsi addirittura il diritto di decidere a chi spetteranno i suoi organi? Secondo quali criteri giudica le persone, proprio lui che crede di valere meno di tutti? Il film lo propone come un individuo estramemente umile, uno che vuole morire donando tutto se stesso agli altri, eppure io non ho mai visto al cinema un personaggio così superbo e pieno di sé, al punto di pensare che gli altri abbiano bisogno del suo aiuto, anche quando non lo vogliono (il caso della donna picchiata dal compagno). Non c'è arroganza peggiore di quella del volersi imporre agli altri, di chi crede di sapere di cosa gli altri abbiano bisogno. Non sono quei poveri malati ad aver bisogno di lui - semmai hanno bisogno di organi, ma di un qualsiasi donatore morente -, ma è Tim Thomas ad aver bisogno di loro per placare i rimorsi della sua coscienza. Lui li sceglie, li sottopone a dei test, magari anche facendoli affezionare, e poi si toglie la vita. Inoltre, uccidendosi, condanna i destinatari dei suoi organi ad un senso di colpa perpetuo che scaturisce dall'aver contribuito senza saperlo alla morte deliberata di un uomo per il solo fatto di essere malati.
Non è solo l'iniquità e la profonda superbia del messaggio del film a disturbare, ma anche una sceneggiatura che rimane esageratamente edulcorata e incomprensibile per la maggior parte del tempo. Tutto questo, insieme alle stucchevoli interpretazioni degli attori (tra cui spicca, però, Rosario Dawson), dà luogo ad un melodramma di zucchero filato.
loveandpeace 14/06/2009 21:57:49 » Rispondi eeee.... sei esagerato... stai facendo un film.. su un film..
cioè.. metti caso.. io cieco.. trovo qualcuno che mi dona i suoi occhi.. dopo finirei anche per odiarlo?? ma dai...
paride_86 17/06/2009 22:14:26 » Rispondi No, non dico questo: io chiaramente parlo dalla prospettiva dello spettatore, e da questo punto di vista dico che in realtà quello che viene proposto come un eroico martirio è soltanto un gesto esageratamente narcisistico e arrogante. Se davvero Muccino avesse voluto descrivere un eroe lo avrebbe andato in Africa: da vivo avrebbe potuto aiutare molto più di sette persone! In realtà la cosa che mi ha dato più fastidio la superbia con cui Tim seleziona i destinatari dei suoi organi.
Egobrain 21/07/2009 21:10:43 » Rispondi leggendo il tuo commento nello spoiler mi sto ricredendo,e vorrei tanto ritornare indietro nel mio giudizio.