massimo49 10 / 10 11/02/2009 15:33:47 » Rispondi Ammiro il coraggio di chi ha voluto aprire un velo sulla storia dimenticata e occultata di veri eroi che sognavano un'altra Germania (la santa Germania) opposta a quella violentata dalla dittatura del nazismo e pagarono con la vita il loro coraggio contro la marea del conformismo. Ho imparato a identificare una certa critica di regime che condiziona le masse come il Pifferaio di Hamelin e a questa cosiddetta critica il film non sara' certamente piaciuto... Ma io ho voluto vederlo con animo sgombro e devo dire di aver gustato ogni scena con sincera commozione, poiche', come studioso di storia, so che questa epica e tragica vicenda si e' svolta nella sequenza descritta con dovizia di particolari dal film, che indica un percorso agli uomini di buona volonta' (anche il mitico Erwin Rommel pago' con la vita l'adesione all'Operazione Valchiria). Ritengo quest'opera artistica importante poiche' obbliga a riflettere. Il coraggio di far riflettere e' anche destabilizzante contro gli attuali equilibri di regime che si fondano sull'appiattimento senza ideali e senza futuro della collettivita'. Il malessere che ci circonda nasce dalla sensazione che questa nostra vita e' incanalata senza l'orgoglio di una Vita propria ed esclusiva, senza il bisogno di dare alcun contributo di crescita ai propri simili. Alla fine della proiezione la gente era senza parole, con gli occhi lucidi e con il capo abbassato, quasi si sentisse in colpa... forse la colpa di assistere impotenti, senza tentare almeno un minimo di ribellione, alla dittatura della delinquenza ormai ramificata nei gangli vitali del nostro Paese. Una subdola e ben occultata dittatura (la casta politica, il delirio del cemento, il potere dell'economia, l'affondo nelle istituzioni) tinta di ogni colore politico, che avrebbe bisogno di un'Operazione Valchiria e di un eroe come Claus von Stauffenberg...