ivan78 8 / 10 09/02/2009 22:08:48 » Rispondi Tutto ruota intorno a lui, l’antieroe per eccellenza, ironico, disincantato, che fugge dalle responsabilità e gioca con la vita senza mai venirne soggiogato. Jeffrey Lebowski è l’uomo più pigro e indolente della terra ma nonostante ciò è il punto di partenza di una storia tanto grottesca quanto brillante. Il merito maggiore va dato senza dubbio all’eccellente prova di Bridges nei panni del “Drugo”. Il goffo andamento e la spettacolare mimica facciale rendono la sua interpretazione davvero magnifica. A livello tecnico gli aspetti che colpiscono maggiormente sono la fotografia e la colonna sonora che miscelate conferiscono un senso di nostalgia di cui i protagonisti sembrano quasi vittime. I fratelli Coen sono riusciti a confezionare un film che probabilmente riesce a riassumere la loro particolare ideologia caratterizzata da una apparenza superficiale e confusionaria ma che cela aspetti significativi e intrisi di interessanti simbologie. Le soluzioni narrative e l’inventiva delle riprese rivelano chiaramente l’intelligenza compositiva dei due autori e confermano che l’immaginario convenzionale, limite di molte pellicole mediocri, può essere sovvertito.