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THE MILLIONAIRE regia di Danny Boyle

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edo88     6½ / 10  01/01/2009 20:25:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film vorrebbe presentarsi come il capolavoro dell'anno, il ritorno di Danny Boyle e una delle sue migliori regie.
A me è parso un prodotto stereotipato, costruito a tavolino dall'inizio alla fine e poco emozioante. Ma non per questo brutto.

Partiamo dalla sceneggiatura, sicuramente la pecca maggiore: ok, non voglio realismo al 100%, sia nei fatti che nelle descrizioni (di luoghi e persone), ma l'India che ci appare è insieme il paese più pittoresco del mondo e il più mafioso; ma soprattutto, la serie di coincidenze che permettono al protagonista di raggiungere il suo scopo diventano incredibili più si va avanti. E i personaggi secondari si riassumono con una parola: delirio.
La storia di Jamal, il protagonista, non convince e sa di fasullo: ci sta che un ragazzo povero partecipi ad un programma televisivo popolarissimo non tanto per la vincita che quello propone quanto per ritrovare l'amata, ma non ci sta che la sua strada verso la vittoria (ne dubitavate?) sia portata da una serie a dir poco esagerata di coincidenze, tra l'altro supportate da delle situazioni al limite del ridicolo. E quando, dopo coincidenze su coincidenze, il protagonista, all'ultima domanda (tra l'altro semi-assurda), risponde a caso, ti viene da mandarlo a quel paese. Proprio non c'entra nulla con tutto il resto, ma va beh. Almeno io ho avuto questa reazione.
Al protagonista ne succedono di tutti i colori, però riesce a cavarsela sempre a buon mercato e sembra fregarsene di quello che gli è appena successo (e la gente non lo riconosce in giro, dopo che mezza India l'ha visto in TV!). Inutile dire quanto sono improbabili alcune situazioni, su tutte quella dei turisti da lui truffati che, invece di punirlo o perlomeno sospettarlo, lo pagano (?!).
E si va avanti con i deliri di un fratello che prima aiuta e poi minaccia, tradisce e infine si pente. Con un'amata che ha bisogno di vedere il suo amato in un programma per credergli a fondo. Insomma dei gran personaggi! Ma la ciliegina è il presentatore del programma, odioso con noi e col protagonista, falso senza motivi e, a parere mio, totalmente sbagliato, come se anche lui sospettasse che la vittoria in realtà è frutto di un imbroglio (come capiamo all'inzio del film quando vediamo Jamal torturato poiché sospettato).

La regia di Boyle mi è sembrata piatta, senza spunti interessanti, anzi a volte distaccata, come quando ci fa vedere la bidonville in modo così patinato come se volesse convincerci del suo fascino.

Il film si salva per la recitazione, la colonna sonora, la fotografia e in generale per il primo quarto d'ora che è sicuramente il momento di maggior effetto del film (grazie anche ad un ottimo montaggio - vedi la fuga).

Il balletto finale, poi, rovina totalmente lo spirito del film.

Insomma, un film buonista e poco emozionante ma almeno tecnicamente buono che farà sognare chi vuole vedere un mediocre trionfare in modo poco sensato e realistico.

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