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NON E' UN PAESE PER VECCHI regia di Joel Coen, Ethan Coen

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shish     8 / 10  12/09/2008 19:21:04 » Rispondi
Difficile commentare un film del genere dopo averlo visto, dato che mi ha fatto rimanere sbalordito e shockato per il finale, tuttavia è un thriller ben riuscito con l'aggiunta di una morale finale molto sensata e profonda.
I celebratissimi Ethan Coen e Joel Coen, meglio conosciuti sotto il nominativo de ' I fratelli Coen' riescono a intrecciare il macabro con la derisione: un killer spietato dalla faccia da idiota con i capelli a caschetto, è in grado di procurare un terrore raggelante, tanto che viene da coprirsi gli occhi ogni qualvolta compare in scena. Sono bravi a sostenere la ramificazione del film per poi concluderlo in un punto offuscato che si manifesta in modo poco elegante, ma efficiente. Ottime le 3 interpretazioni dei 3 attori dove spicca maggiormente il nome di Javier Bardem premiato meritatamente all'oscar.
La storia scorre lentamente intervallata da momenti di silenzio, in cui a fare la scena non sono i dialoghi ma gli atti e le espressioni dei personaggi, essa presenta anche una buona dose di crudezza e l'azione si coglie a sprazzi lungo tutto il film. Il tutto è ambientato in Texas una nazione prevalentemente desertica, al confine con il Messico, i paesaggi sono suggestivi ed efficaci per la narrazione. Il rosso del sangue delle persone massacrate si mescola con il giallo sabbia del deserto, il crimine, la droga e gli omicidi sono contrastati da una legge e da sceriffi impotenti e incapaci di controllare e salvaguardare lo Stato, è un Paese che non accetta vecchi, vuole giovani spavaldi che non prestano udienza ai più esperti, non vogliono essere guidati e pensano di conoscere già le norme e il funzionamento del mondo tanto da riuscirlo a prendere per mano. Ma la realtà si presenta in maniera diversa, l’intera umanità sta per andare allo sfracello, "quando non si dice più grazie e per favore la fine è vicina", l’avidità è il male che ci sta infestando, avvelenandoci il cuore, l’altruismo e la condivisione fanno parte di un mondo che si allontana sempre più dal nostro.
L’uomo viene visto in 3 categorie, l’uomo irascibile e oscurato dalla leccornia (Anton Chigurh) l’uomo comune che segue i propri istinti e interessi trascurando molte volte tutto ciò che lo fa essere razionale (Llewelyn Moss), l’uomo che vede la realtà diversamente, distingue ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, non ha interesse per l’avere (Lo sceriffo Bell).
Non è un Paese per vecchi è un film bizzarro e sbalorditivo, e allo stesso tempo profondamente istruttivo, ma un pò soporifero. . .