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KILL BILL - VOLUME 1 regia di Quentin Tarantino

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Invia una mail all'autore del commento panizzi     7 / 10  06/11/2003 13:46:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kill Bill è un antifilm. E sarebbe contraddetto solo se se ne facesse il volume II. Manca una ragione, l'eroe è una donna, manca un finale. Il film è tutta questa somma di mancanze nelle surreale suggestione di fiumi di sangue che diventano barzelletta. Ci sono anche tanti luoghi comuni; l'acciaio speciale forgiato dal maestro giapponese che neanche a farlo apposta aveva deciso che non l'avrebbe più fatto ... Insomma vedi queste cose e sorridi, un sorrisetto velato mentre il film si lascia guardare e pensi che ancora una volta questo signor Tarantino si diverte a ribaltare le cose. Diverte di più pensare a lui (Tarantino) che è lì a sghignazzare mentre lo pensa che il film in sé. E' un film ridicolo che nella sua ridicolezza in realtà rende ridicolo il resto. E' interessante per questo.
surfrider  16/11/2003 23:18:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Possibile che tu non abbia capito che Kill Bill non è un film senza finale, ma che, per l'estrema lunghezza, è stato diviso in due volumi dalla Miramax, la casa di produzione? Il Volume II uscirà nell'aprile 2004, e ciò si sapeva fin da prima che uscisse al cinema il Volume I. E poi che vuol dire "l'eroe è una donna"? Un film è da considerarsi un antifilm perché l'eroe è una donna? E quelli che tu chiami "luoghi comuni" sono degli stupendi omaggi che Tarantino fa ai vari filoni di cinema di cui è appassionato. Penso che la tua recensione sia un tantino sconclusionata, se non altro per il fatto che non sapevi che il film è stato volutamente diviso in due volumi (non per volere di Tarantino s'intende, al quale la cosa ha dato fasti***). Bisogna informarsi meglio sull'oggetto che si pretende di commentare.
Invia una mail all'autore del commento panizzi  04/12/2003 12:59:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro surfrider, io non solo l'avevo capito, ma lo avevo letto.
E' per questa unica ragione che ipotizzavo provocatoriamente un disvalore a una possibile continuazione: un "secondo tempo differito". Vedi, credo che le opere artistiche siano un qualcosa che ognuno di noi deve usare per sé. Quando ti muovono qualcosa dentro, vanno bene. A me la cosa che disturbava, che contaminava ciò che mi si era mosso dentro era il sapere che quello era mezzo film. Mi sarebbe piaciuto così, nonfinito in quel modo.
Delle citazioni di Tarantino... gli omaggi ai generi ... bla bla bla lo sappiamo tutti e infatti rileggerlo ogni volta nelle recensioni è un po' noioso. La mia era una provocazione della quale potremmo parlare a lungo, e attiende al concetto di finalità, dell'urgenza umana di definire le cose per rassicurarci. Ma, essendo anche quelle poche cose che ho scritto, un' "opera", mi rendo conto che in te non hanno stimolato alcuna riflessione, non ti hanno "mosso" niente dentro, ma solo il richiamo a una logichetta consunta e noiosa. Peccato!
Ti saluto con simpatia.