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VELLUTO BLU regia di David Lynch

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Guy Picciotto     9½ / 10  31/01/2008 16:38:27 » Rispondi
in velluto blu la commedia è sempre giocata in asincrono, non assolve mai la sua funzione istituzionale, i dialoghi ingenui da adolescenti con le prime avvisaglie di quello che è davvero il mondo la fuori, questi dialoghi tra Dern e Mclachlan fanno da contraltare al buio mefitico, vero baratro significante del film, Lynch adotta poi un uso fuorviante delle ballads orchestrali anni 50 come quelle di Orbison e Vinton, il personaggio di Frank è puro distillato sadiano con inflessioni edipiche masochiane nei confronti della schiava Rossellini ( si chiamano tra di loro papa e mammina; la scena topica dello stupro visto dall'armadio), poi c'è il voyeurismo, altro tema portante non solo del film ma di tutta l'opera di Lynch, a Lynch l'eros non è mai interessato, in velluto blu Lynch ha fissato morbosamente l'obiettivo su quanto si dispone al frigidaire mortuario, è in quanto tale derisione voyeuristica, ecco perche ancora oggi un film come questo resta un bell'attentato a tutto cio che d'istituzionale ricattatorio c'è nel cinema tele-visivo dei loculi domestici, non siamo di fronte a basic instinct per fortuna. Tra i migliori 4 film di Lynch credo.