julian 8 / 10 23/10/2007 15:45:29 » Rispondi Ogni film di guerra ha pregi, caratteristiche e meriti propri, che lo fa distinguere dagli altri. Se Full Metal Jacket ci mostra come si diventa duri marines, se Apocalypse Now focalizza più degli altri sulla follia della guerra e di quelli che la combattono e se La sottile linea rossa si sofferma sull'interiorità di ciascun soldato, Il cacciatore ha invece il merito di mostrarci il prima, il durante e il dopo della guerra e i cambiamenti subiti da coloro che vi hanno partecipato. Tuttavia per Il cacciatore nn si può parlare interamente di un film di guerra: la prima oretta scorre lenta in attesa che i tre protagonisti partano per il Vietnam e durante questo periodo sono ancora sostanzialmente eccitati all'idea di combattere; in seguito si passa bruscamente alla fase durante la guerra, e ritroviamo i tre, prigionieri dei vietcong, costretti a fare la roulette russa in quella che a mio parere è la migliore scena del film, durante la quale si dimostra la fenomenale bravura degli attori e si trasmette un'ansia incredibile; infine il dopoguerra, che mostra il cambiamento dei tre
soprattutto di Nick che, oramai, diventato un fantoccio dei vietnamiti, si uccide durante una roulette russa cui partecipa spontaneamente.
Michael (De Niro), che prima della guerra aveva sempre cacciato con grande efficacia, dopo l'esperienza vietnamita nn riesce più a centrare il cervo, la cui condizione di indifeso gli ricorda tanto la sua in quella baracca di Vietcong in cui solo la fortuna l'aveva salvato dalla morte...