kowalsky 8 / 10 01/04/2007 19:54:02 » Rispondi Un film piuttosto coraggioso e stilisticamente insolito, che sarebbe riduttivo definire un fantasy, essendo tradizionalmente sprovvisto del rigore visionario e soggettivo dei classici del genere. Per inciso: l'ho adorato. Giocato tutto su due storie parallele, dove realtà e fantasia si sovrappongono fino al paradosso conciliante dell'una sull'altra, potrei definirla una favola dark con una velata metafora sulla "liberazione" della morte (dite voi come definireste l'ultima scena, se cercaste di dimenticare l'etichetta di "fantasy" affibbiata al film). Nonostante la presenza, forse non originalissima, dei nazifascisti nell'era di Franco, non c'è una vera metafora politica à la V for Vengeance, semmai qualche punto di contatto con lo Shyamalan disarmante di "the village" (per il contrasto tra la vita quotidiana e l'habitat del bosco). Meravigliosa Ofelia, che ricorre un mondo sprovvisto di certezze, ma anche piu' rassicurante anche nelle rischiose prove da affrontare, ma letteralmente superlativo il perfido capitano impersonato da Doug Jones, uomo perfettamente conscio della propria crudeltà e freddezza cfr. memorabile la sequenza in cui si fa la barba ammirando narcisisticamente il suo volto riflesso nello specchio.
Il film rischia talvolta di non riuscire a controllare la materia e di perdersi nelle vie di una certa artificiosità ma resta uno spettacolo memorabile, almeno per due motivi: primo, è un film che affronta la realtà senza concessioni alla spettacolarizzazione di massa (esempio i nazisti - farsa di Indiana Jones), secondo, è ammirevole per la sua apparente complessità, e la capacità al tempo stesso di essere dopotutto semplice e neutrale.