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DARK CITY regia di Alex Proyas

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phemt     7 / 10  25/02/2007 14:43:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alex Proyas nel 1994 fece il botto con il Corvo, discreta favola nera e neo-gotica che la tragica morte dello sfortunato (ed erede della sfortuna paterna) Brandon Lee consegnò alla storia alla stregua di un film-mito… Nel 1998 Proyas esce con questo Dark City film chiaramente debitore delle tematiche base di Phil K. Dick (prima ancora che Proyas tentasse anche l’approccio con Asimov in Io Robot) che passò completamente sotto silenzio… Ha ragione chi lo paragona a Matrix e chi lo paragona a Truman Show, semplicemente perché tutti e tre i film (chi più chi meno, chi bene chi male) sono ispirati all’universo Dickiano… In questo caso il film trae spunto da Tempo Fuor di Sesto (Time out of Joint nella versione inglese, uno dei classici del primo periodo di Dick scritto nel 1958) e, anche se alla fine dei conti libro e film sono molto differenti, l’idea di fondo è fondamentalmente quella sviluppata solo in maniera diversa…
Comunque Proyas è uno che ci sa fare e di questo bisogna sempre dargliene atto, ma secondo me in questo caso sbaglia l’approccio al film con troppo cambi di inquadrature e scene d’azione, quando invece un prodotto del genere avrebbe richiesto un ritmo e uno stile più misurato… Le idee ci sono e alcune sono anche ottime (una per tutte i proletari che diventano nobili), la scenografia è eccellente, la fotografia è molto curata, gli effetti speciali sono ottimi, il film non annoia e si lascia seguire senza problemi… Rimane però l’impressione che quello che ha fatto Proyas poteva essere fatto meglio, e il finale troppo semplicistico non riesce a convincere completamente… Altalenante la prova del cast, poco convincente il protagonista Sewell, molto bravo invece Sutherland…
Comunque un film da vedere che brilla molto come messa in scena, ha i suoi difetti, ma rimane una pellicola indubbiamente affascinante…