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THE BLACK DAHLIA regia di Brian De Palma

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Invia una mail all'autore del commento balzac20     3½ / 10  06/11/2006 09:47:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premessa: non ho letto le altre critiche dunque se esprimerò concetti già presentati chiedo venia.

Svolgimento: non si gioca con i cognomi.
A me non importa molto che il film sia complesso: vorrei solo che alla fine fosse comprensibile.
Inoltre non trovo gradevole l'idea di inserire elementi nuovi con lo scorrere del tempo solo per giustificare nuovi colpi di scena e far credere allo spettatore una cosa per poi modificarla in corsa.
Vada per il Deus Ex Machina.
Ma non esageriamo.

Eppure non è tutto questo ad avermi costernato nel film.
Ma esploriamo prima il solo unico aspetto positivo (oltre alla fine del film) che abbia riscontrato: l'atmosfera anni '50.
Ricreata con gusto e precisione.
Atmosfera godibile grazie alla fotografia, ai costumi e ad altri validi particolari.

Ma non grazie, sia chiaro, alla sceneggiatura.
Adesso infatti arriviamo alle note dolenti.
Per fare un esempio: imbarazzante la prima notte di sesso tra la Swank e il giovanotto.
Quando sono distesi a letto dopo l'amplesso e lei fa la gattina in cerca di coccole..a quel punto si consuma una delle battute più banali della storia (accompagnata anche da gesti banali).
Lascio a voi il gusto di vederla.

La Swank è una dark lady abbastanza risibile.
I due protagonisti maschili non li affronto neanche.

E poi...quella sensazione...
Magica in un certo senso.
Difficile da chiarire:

Dopo 50 minuti di proiezione mi sono girato verso la mia compagnia ed ho scoperto che stava dormendo.
Io ero sveglio ma evidentemente un buco temporale doveva avermi risucchiato: non sarei stato capace di riassumere quello che avevo visto.
Era come se in questo film le cose accadessero.
Ma era impossibile sentirsi lontanamente coinvolti.
Gli attori..si, facevano tristezza.
I dialoghi, certo, erano pessimi.

Ma era tutto il film (escluso il punto già citato in precedenza) ad essere scadente, vuoto e privo di mordente.
Una surreale gara a chi metteva in mostra il peggio di sè.



Conclusione: non pagate per vederlo.
Non vedetelo proprio.