sim1 3 / 10 13/03/2006 20:39:20 » Rispondi Qualcuno dovrebbe mettere fine alle sofferenze del regista di questo film. Ma come si fa a non vergognarsi di aver preso parte alla realizzazione di una schifezza simile? L'argomento trattato è attuale e molto delicato, infatti avrebbe meritato una attenzione maggiore, invece tutto si perde in una storia che non ha molto senso, anche perchè il carattere dei personaggi è assolutamente incoerente rispetto ai ruoli che ricoprono. Altra nota negativa è l'abuso di inquadrature con macchina a spalla (alla fine del film avevo la nausea). L'unica nota positiva è che non ho pagato il biglietto.
anatta 18/03/2006 00:19:24 » Rispondi Cosa intenderesti per metter fine"? Tipo, come nel film mettono fine a quelli che non gli vanno? Io invece l'ho trovato molto ben fatto perche' attraverso una storia d'amore - fra l'altro molto scevra da qualsiasi affettazione, ma molto bella - il regista formula una panoramica delle attitudini delle industrie e dei governi in relazione a questi paesi miserabili e al prezzo irrisorio della vita. Insomma, il film e' ben fatto. Bella fotografia. Bel ritmo. Bella attuazione (ha anche ricevuto un Oscar). Cosa vuoi di piu'? Certo che, probabilmente, nel tuo conforto, questo non ti deve lasciare troppo tranquillo, vero? Oppure lavori per una ditta farmaceutica, o per qualche governo? A Fernando Meirelles, nuovamente, complimenti! Bravo!!
sim1 26/03/2006 20:06:14 » Rispondi Ti tranquillizzo immediatamente dicendoti che non lavoro per nessuna multinazionale ne tantomeno per il governo. Quello che io critico non è assolutamente la sostanza della pellicola ma il modo in cui è stata realizzata: storia d'amore bella per quanto assurda - caratteri e ruoli troppo diversi, una donna con certi principi etici non si sarebbe certo mai fatta attirare da un diplomatico - sono poi in totale disaccordo con te quando dici che la fotografia è bella, non è male ma un continente come l'Africa può offrire molto meglio (e dovresti saperlo dato che ci hai passato un anno), il ritmo poi non c'è mai stato, il film è lentissimo durante il primo tempo e appena più cadenzato nel secondo. Questi non sarebbero stati veri punti deboli nelle mani di un regista un po' più estroso ma Meirelles ha dato il colpo di grazia al suo lavoro con quelle riprese in soggettiva e diluendo l'essenza del film in una serie di contesti trattati in maniera un po' moscia, non bisogna dimenticarsi che la trama è stata tratta da un libro, e lo scopo del cinema non dovrebbe essere quello di riportarlo pari pari ma di renderlo accessibile alle masse con dettagli che incollino gli sguardi degli spettatori allo schermo.