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MATRIX RELOADED regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski

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giuseppe      8 / 10  12/06/2003 13:08:36 » Rispondi
 ho visto il film ieri sera e non so se per la stanchezza o se ero ubriaco di effetti speciali ma non sono riuscito a cogliere il dialogo tra neo e l'ARCHITETTO... sarei molto grato se qualcuno volesse spiegarmelo... comunque il film l'ho trovato emozionante e superbo anche se ho avuto un'arresto cardiaco quando é finito con la scritta "continua"... di solito me lo aspetto per i telefilm a puntate di basso profilo o per i cartoni animati di Ken il guerriero ma per matrix mi aspettavo una interruzione meno violenta!

robbie  13/06/2003 12:05:54 » Rispondi
IL DIALOGO DI NEO CON L’ARCHITETTO
Architetto: Salve Neo.
Neo: Chi è lei?
Architetto: Io sono l'Architetto. Io ho creato Matrix. Ti stavo aspet-tando. Tu hai molte domande e nonostante il processo abbia altera-to la tua consapevolezza rimani irrevocabilmente umano, ergo capi-rai alcune delle mie risposte mentre altre no. Di conseguenza, seb-bene la tua prima domanda possa essere la più pertinente, potrai o non potrai renderti conto che sia anche la più irrilevante.
Neo: Perché mi trovo qui?
Architetto: La tua vita è la somma del resto di un'equazione non bi-lanciata inerente la programmazione di Matrix. Sei l'eventualità di un'anomalia che nonostante i miei più onesti sforzi non sono stato in grado di eliminare da quella che altrimenti sarebbe un'armonia di precisione matematica. Sebbene ciò resti un peso caducamente evi-tato, non è inaspettato e perciò non al di là di una misura di control-lo. Il che ti ha condotto inesorabilmente qui.
Neo: Non ha risposto alla mia domanda.
Architetto: Abbastanza vero. Interessante, è stato più veloce degli altri.
Neo: Altri? (Quali altri? Quanti? Mi risponda)
Architetto: Matrix è più vecchia di quello che credi. Preferisco nu-merarla dalla comparsa di un'anomalia integrale alla sua successiva comparsa. Nel qual caso questa è la sesta versione.
Neo: Quindi ci sono due sole possibili spiegazioni, o nessuno me l'ha detto, o nessuno lo sapeva.
Architetto: Precisamente; come indubbiamente stai comprenden-do l'anomalia è di sistema. Creazione di fluttuazioni anche nella più semplicistica equazione.
Neo: Scelta, il problema è la scelta.
Architetto: La prima Matrix che progettai era nella sua interezza naturalmente perfetta; era un capolavoro, integro, sublime. Un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale fallimento. L'inevitabi-lità del suo destino ora mi è ovvio, derivante dall'imperfezione insi-ta in ogni essere umano. Perciò l'ho riprogettata, basandomi sulla vostra storia per rispecchiare più fedelmente la vostra natura varia-bilmente grottesca. Tuttavia rimasi di nuovo frustrato dal mio falli-mento. Da allora sono arrivato a comprendere che la risposta mi era elusa in quanto richiedeva una mente minore, una mente meno li-mitata dai parametri della perfezione. Perciò la risposta si scontrò con un'altra: un programma intuitivo, inizialmente creato per inve-stigare certi aspetti della psiche umana. Se io sono il padre di Matrix lei ne è, indubbiamente, la madre.
Neo: L'Oracolo.
Architetto: Prego, come stavo dicendo lei si scontrò con una solu-zione dopo che quasi il 99 percento di tutti i soggetti testati accettò il programma nel momento in cui veniva data loro una scelta, anche se ne erano consapevoli solamente a livello inconscio. Datosi che questa funzione di risposta fu ovviamente fallace, questo creò l'al-trimenti contraddittoria anomalia di sistema. Se questa fosse lascia-ta incontrollata potrebbe minacciare il sistema stesso, ergo quelli che rifiutano il programma mentre la minoranza resta incontrollata, causerebbero una crescente probabilità di disastro.
Neo: Sta parlando di Zion.
Architetto: Tu sei qui perché Zion sta per essere distrutta. Ogni suo abitante vivente sarà terminato, la sua intera esistenza estirpata.
Neo: *******te!
Architetto: Il rifiuto è la più prevedibile di tutte le reazioni umane. Ma, è garantito, questa sarà la sesta volta che la distruggeremo. E siamo diventati molto efficienti in questo. La funzione dell'Eletto ora è di ritornare alla fonte permettendo una temporanea diffusio-ne del codice che tu serbi reinserendo il programma principale, do-po di che ti sarà richiesto di selezionare da Matrix 23 individui, 16 femmine e 7 maschi, per ricostruire Zion. Il fllimento derivante da questo processo risulterà in un crollo cataclismico del sistema che porterà all'uccisione di tutti i connessi a Matrix. Il che, unito allo sterminio di Zion ci porterà, in ultima analisi, all'estinzione dell'inte-ra razza umana.
Neo: Non lascerà che accada, non può. Avete bisogno degli esseri umani per sopravvivere.
Architetto: Ci sono livelli di sopravvivenza che siamo preparati ad accettare. Comunque il problema rilevante è se tu sei pronto ad ac-cettare la responsabilità della morte di ogni essere umano di questo mondo. E' interessante notare le tue reazioni. I tuoi 5 predecessori furono, per progetto basato su un simile postulato, un'affermazio-ne contingente intesa a creare un attaccamento profondo alla vo-stra specie facilitando la funzione dell'Eletto. Mentre gli altri speri-mentarono tutto questo in un modo molto generico, la tua espe-rienza è molto più specifica, vis a vis, amore.
Neo: Trinity.
Architetto: A proposito, lei è entrata in Matrix per salvare la tua vi-ta sacrificando la sua.
Neo: Nooo.
Architetto: Il che ci porta finalmente al momento della verità, in cui la spaccatura fondamentale è ultimamente espressa e l'anomalia si rivela sia come inizio che come fine. Ci sono due porte: la porta al-la tua destra ti condurrà alla fonte e alla salvezza di Zion, la porta al-la tua sinistra ti farà tornare in Matrix da lei e all'estinzione della vo-stra specie. Come tu hai adeguatamente asserito, il problema è la scelta. Ma noi sappiamo già cosa stai per fare, non è vero? Posso già vedere la reazione a catena dei predecessori chimici che segnalano l'attacco di un'emozione progettata specificatamente per soffocare logica e ragione. Un'emozione che sta già accecandoti dalla sempli-ce e ovvia verità: lei sta per morire e non c'è niente che tu possa fa-re per impedirlo. Speranza, è la quintessenza dell'illusione umana e contemporaneamente la causa sia della vostra maggior forza che della vostra maggior debolezza.
Neo: Se fossi in lei, mi augurerei di non incontrarci mai più.
Architetto: Non accadrà.
giuseppe   13/06/2003 18:04:35 » Rispondi
grazie roby!!! il prossimo matrix te lo offro io!
ma come hai fatto?
stefano polenghi  13/06/2003 13:43:15 » Rispondi
COMPLIMENTI...
LE STESSE PAROLE?!
ACIDA  12/06/2003 20:44:04 » Rispondi
oh Signore, addirittura un arresto cardiaco?!fatti visitare x carità, non vorrei che al termine di una puntata di Tom e Gerry morissi vedendo la parola "FINE".