NNIICCKK 8½ / 10 28/01/2006 20:18:00 » Rispondi Quando una serie televisiva (di film) arriva al quarto episodio, quando nei precedenti tre l'attore protagonista e i suoi "scudieri" risultano essere sempre i medesimi e quando soprattutto il filo conduttore che caratterizza ogni singolo film è sempre lo stesso, in genere ci si aspetta una schifezza. Per i motivi più ovvi che ci possono venire in mente: ripetitività dei contenuti, banalità dei temi proposti già a partire dalla seconda puntata, attori meno motivati da cui consegue un'interpretazione delle scene molto più scadente rispetto alla prima uscita, e un sacco di altri fattori negativi... E d'altronde questa reazione è scontata da parte di tutti, in quanto confermata dai fatti (un esempio: pensate a tutte le Scuole di polizia che si sono susseguite nel corso degli ultimi 10-12 anni, sono arrivati fino al sesto episodio, ma giusto il primo faceva un po' sorridere...) Per questo motivo, la prima volta che mi sono appollaiato sul divano di casa per guardare Rocky IV (a dire il vero ho fatto passare un po' di tempo dalla data di uscita del film...) ero abbastanza scettico e pieno di pregiudizi. Pregiudizi che del resto si sono rivelati quasi subito infondati ,anche se già dalla presentazione si sa chi sarà il vincitore dell'incontro. Secondo il punto centrale del successo ai botteghini è la sfida tra gli Stati Uniti e l'allora Unione Sovietica, qui rappresentata da Rocky Balboa e Ivan Drago. In un periodo in cui i rapporti non erano comunque dei più rosei (certo non si era più in clima guerra-fredda, però tra America e Russia non scorre buon sangue neanche adesso...), questa pellicola rappresenta davvero una grossa sfacciataggine da parte degli americani. Oltre alla pesante vittoria di Rocky sul ring, infatti, degne di nota sono le lunghe riprese degli allenamenti dei due atleti: ROCKY - si allena da solo, correndo in mezzo alla neve, tra gli alberi deille foreste siberiane, solleva tronchi, fa addominali "da casa", ecc. Insomma, fa la figura dell'atleta pulito. DRAGO - lo vediamo impegnato in palestra, tra pesi, macchinari che misura la potenza del suo pugno, si allena con altri pugili; è inoltre costantemente seguito da un nutrito staff medico, addirittura gli vengono iniettate sostanze (se veniva al Giro d'Italia conciato così faceva davvero una brutta fine...) dopanti, e chi più ne ha più ne metta... In pratica lo fanno passare per una perfetta cavia da laboratorio (nella quale è stata inculcata l'idea di picchiare fino alla morte qualsiasi avversario), al fine di vincere per la Madre Russia... Purtroppo, anche se non voglio fare il moralista, bisogna far notare che si è trattato quasi di un colpo basso da parte degli americani... Hanno fatto riesumare la figura del "comunista cattivo mangia-bambini"... mentre loro, gli Occidentali, hanno fatto la figura dei protettori del bene, i "buoni"... un po' come nei film con gli indiani, dove questi ultimi sono sempre trattati alla stregua di assassini o peggio... solita storia.
Il film è realizzato abbastanza bene, senza ovviamente particolari colpi di scena: in pratica Rocky comincia (come al solito, ci si poteva aspettare qualcosa di diverso?) a prendere una montagna di botte e comincia a rispondere con le dovute maniere solo alla settima-ottava ripresa (tanto per cercare di tenere in suspence i telespettatori... ma x chi ci hanno preso?). Poi un susseguirsi di pugni dati presi da ciascuna delle due parti: in questo frangente i due attori ricordano un po' un film di Bud Spencer, in cui il mitico Bud e un suo avversario si scambiano un solo pugno per volta, fino a quando il "gigante buono" si stanca e pianta un destro pauroso da far volare l'altro a 10 metri di distanza... Si arriva così alla mitica e conclusiva (purtroppo!) ultima ripresa dell'incontro. Entrambi hanno le facce ridotte così male da far paura (ovviamente il più conciato è Balboa), iniziano subito a picchiarsi un po', poi prende Drago l'iniziativa. Infine, strano ma vero, è Rocky che manda al tappeto l'avversario, incredibilmente sfinito (ma se un attimo prima era molto più pimpante e saltellante dell'italo-americano??? mah...) e incapace di rialzarsi.
Discorso finale del vincitore (da applausi) che scatena un'ovazione indicibile da parte del pubblico esclusivamente russo... E da questo punto sorge un altro aspetto abbastanza curioso: durante i primi round del combattimento, il pubblico inneggiava ferocemente a favore del beniamino di casa. E questi, sotto gli occhi attenti dei più alti papaveri sovietici, martellava Balboa di pugni duri quanto sassi... Poi avviene l'inspiegabile. Quando l'incontro comincia a garantire pari possibilità ai due sfidanti di vincere, il popolo russo cambia eroe e si lancia in cori per l'italo-americano. Tutto ciò, sempre sotto i severi occhi dei politiconi... Non vorrei sembrare esagerato, però se fosse successa una cosa simile nella realtà, il giorno dopo sui giornali leggevamo di migliaia di cittadini colpevoli di aver assistito ad un incontro di box, morti per fucilazione nella piazza rossa... Ma sorvoliamo su questo...
Da questa opinione avrete intuito che il film non mi è piaciuto... e invece, nonostante riesca a cogliere tutti i difetti presenti, le americanate e in generale tutti i "bugs" presenti nella pellicola (d'altronde alcuni li ho anche elencati qua sopra...), ogni volta che lo trasmettono in televisione non riesco a fare a meno di incollarmi al televisore... Secondo me è stato e rimane un bellissimo film (certo, non è un colossal che pretende di vincere Oscar...), interpretato, come del resto nella maggior parte dei suoi film fa, da un bravissimo Sylvester Stallone. Se non lo avete ancora visto toglietevi ogni ultimo dubbio e buttatevi nella prima videoteca per noleggiarlo... non ve ne pentirete!