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IL SIGNORE DEGLI ANELLI: LE DUE TORRI regia di Peter Jackson

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Erik     10 / 10  05/06/2003 20:08:11 » Rispondi
Il film mi è piaciuto in ogni sua parte, per cui lo valuto col massimo.
NGC1261 ha espresso una critica pacata e costruttiva, anche se non la condivido in alcune parti, tipo la vittoria finale al fosso, dove nel film è molto più credibile che nel libro (credimi, Tolkien fa compiere l'impresa al solo manipolo di Theoden e dei suoi 4 cavalieri, e non interviene il bosco di Fangorn, tranne quando gli orchi sono ormai in fuga).Tuttavia mi complimento per il modo garbato con cui ha espresso la sua critica. Quelli che mettono 1 a vanvera col solo intento di fare gli spiritosi e demolire un film che ha comunque tanti pregi, beh, dovrebbero imparare
NGC1261  05/06/2003 21:00:18 » Rispondi
oh che bello!!!!!!!!! Qualcuno che si legge le mie critiche!!!!!! Sul forum del Signore degli Anelli ormai ero nota come colei che possedeva l'Anello, visto che scrivevo scrivevo ma nessuno mi calcolava.......
Circa la critica, non so, ma nel libro il fosso di helm non mi sembrava così esagerato; non ricordo i numeri, anche se il libro l'ho letto più volte anche di recente, ma non mi sembra che si fosse in 300 contro 10000
Erik  05/06/2003 22:00:11 » Rispondi
Tolkien non mette cifre, anche se accenna spesso alla disparità di forze. In questo caso jackson compensa con gli elfi all'assenza di Eomer e dei cavalieri di Rohan. Trovo anche io poco realistica la scena della battaglia, ma ogni avventura epica, dall'Iliade al ciclo carolingio, da Artù a Sigfrido è densa di episodi leggendari per l'esagerazione dei fatti...fa parte del genere fantasy epico. Quindi, all'interno di questa avventura, gli eroi sono volutamente resi quasi sovrumani. E' per questo che la carica finale è così intensa! Eppure non perdono di umanità nella loro caratterizzazione: è il vero pregio del film. In quest'ottica moltissimi film polizieschi, di fantascienza o d'azione generica prodotti dagli USA sono molto più esagerati e risultano ridicoli.
NGC1261  08/06/2003 20:38:02 » Rispondi
ovvio che in giro , a livello di esagerazione, c'è molto di peggio, però, non so, il libro non mi aveva dato quest'impressione di estrema esagerazione, se non qualche volta con Aragorn, che verso metà libro decolla e diventa una specie di Superman. In questo, ho apprezzato i cambiamenti di Jackson; il nostro resta eroe, ma è umano quel tanto che basta da rendercelo simpatico. Già che ci sto, e mi sembri una persona assennata e competente, vorrei un tuo parere su Faramir del film: che ne dici? Io ho avuto un mezzo colpo, essendo Faramir uno dei miei personaggi preferiti nel libro. Bye!
Erik  08/06/2003 21:51:56 » Rispondi
Adesso probabilmente mi ucciderai, ma dato che me lo hai chiesto:
Non trovo che il personaggio di faramir nel film sia stato "stravolto" rispetto al libro...fondamentalmente rimane un personaggio buono e valoroso, nobile e coraggioso, solo che viene aggiunto un lato umano che lo rende inizialmente indeciso, combattuto e diffidente...quindi per lo spettatore è ambiguo. In realtà è necessario smitizzarlo rispetto ad Aragorn, che è il vero eroe, la vera guida degli uomini. Se ci pensi anche Aragorn deve lottare con l'influenza nefasta dell'Anello, che Jackson nel primo episodio ha reso quasi un personaggio, mostrandoci continuamente come la sua potente influenza soggiogasse o irretisse tutti, persino Galadriel (come nel libro, d'altronde). Poi come poteva dare coerenza alla vicenda se il primo uomo, normalissimo, un capitano, riusciva in ciò che nemmeno Gandalf era sicuro di poter fare? Oltre a ciò doveva rendere minacciosa anche la vicenda di Frodo, altrimenti sarebbe sembrato che mentre i suoi amici combattevano e soffrivano, lui se ne stava placido e tranquillo a conversare con Faramir. Nel libro le due storie non si intrecciano, perchè prima viene narrato tutto ciò che accade a Rohan, poi viene seguito il cammino di Frodo.
E poi io non ho mai amato Faramir tolkieniano! So che la cosa ti farà storcere il naso, ma, pur avendo amato il libro, non mi piaceva il personaggio perfettino che era assolutamente buono e bravo...a cui riusciva naturale ogni cosa agli altri difficilissima...insomma, perchè Frodo, che è il buono e candido per definizione (solo lui, essendo un innocuo e semplice di cuore hobbit può portare l'Anello) deve essere in parte tentato e corrotto dal male e Faramir non si scompone? Preferisco il faramir del cinema, che lotta con se stesso, che è più sofferto, ma alla fine più eroico nella sua scelta. Ora massacrami pure se credi, io ormai l'ho detto.
Dimmi cosa ne pensi.
NGC1261  09/06/2003 21:50:24 » Rispondi
Nulla di scandaloso nella tua opinione, anzi...del resto in molti hanno pensato ciò che dici tu nel tuo post, così come molti hanno pensato quel che penso io, e poi se non sbaglio anche Peter Jackson ha motivato così in una sua intervista la scelta di modificare Faramir. Probabilmente è come dici tu, Faramir resta comunque un personaggio positivo ma con le sue umane debolezze. Di sicuro la cosa sarà più chiara dopo il terzo film, in cui il suo carattere sarà maggiormente sviluppato, quindi per ora io resta comunque in******* contro Peter Jackson fino a contrordine (anche se si dovrebbe essere innocenti fino a prova contraria...). Comunque, continuo a trovare sciocca la scelta del Faramir del film: vede Frodo letteralmente porgere l'anello al Cavaliere Nero e in seguito a questo decide di lasciarlo andare. Di certo ha letto sofferenza in quel gesto, ma la cosa rimane comunque sospetta, un condottiero che si rispetti avrebbe trattenuto il prigioniero fino a quando non fosse riuscito ad appurare del tutto le sue intenzioni. In effetti nel libro succede così, Faramir parla con Frodo, ne comprende il tormento e lo lascia andare. In questo contesto il fatto che da subito egli avesse promesso di non volere nulla di ciò che Frodo portava è in qualche modo irrilevante, conta il fatto che, coerentemente con la sua indole in qualche modo astuta e accorta, Faramir si preoccupi prima di tutto di avere abbastanza elementi a disposizione prima di decidere; non fa menare Frodo, non lo tratta male, ma non gli fa manco i ponti d'oro. C'è poi una cosa che mi pare a molti sfugga: Faramir non resiste all'Anello solo perchè in qualche modo puro, ma credo soprattutto perchè in qualche modo discepolo di Gandalf. È una cosa che Denethor gli rimprovera di continuo, ed è proprio la vicinanza al mago che ha fatto emergere in Faramir quelle doti di temperanza e moderazione che gli derivano credo dal sangue Numenoreano che gli scorre nelle vene.
Mi dici poi che Faramir del libro ti sta antipatico: Nooooo!!!!! Perché? Sai che sei il primo che mi capita di sentir dire che Faramir non gli piace? Qualcuno mi ha anzi detto che Faramir è costruito esattamente in modo da piacere: è s****to, il padre non lo apprezza, c'ha pure il fatello perfettino e non è manco re. Questo qualcuno diceva che come figura assomigliava a quella di Rei di Kenshiro (conosci il cartone?). Ti posso solo dire perchè a me piace: è che non è come Aragorn, che in quanto re e in qualche modo predestinato, è il vero eroe, puro e senza macchia, compare lui sopra le mura del fosso di helm e gli orchetti indietreggiano per la paura. Gli eroi tutti di un pezzo mi suiscitano antipatia, un po' come Topolino. Faramir ha l'ammirazione solo dei suoi uomini, peerchè se l'è guadagnata sul campo, col suo valore e la sua accortezza. Faramir è quello che è meritevole, ma per qualche motivo il suo merito non viene riconosciuto: ed in effetti il padre lo ignora e anzi una volta si lamenta pure che non è morto al posto del fratello. In Faramir non vivono solo le qualità del condottiero, ma soprattutto quelle del grand'uomo: sa combattere, ma non ama farlo. Ama piuttosto la pace, è colto, grande conoscitore dell'animo umano, saggio benchè giovane. Tu dici che è buono e bravo, però a me non sembra perfetto: forse lo è, ma non dà l'impressione di esserlo, se mi passi il bisticcio. È quel personaggio che pur essendo un buono non è l'eroe, e quindi può rischiare di morire, viene pure ferito, mentre nulla può tangere l'eroe Aragorn, che si butta nella mischia forte del terrore che incute col suo solo apparire. Come avrai capito, Aragorn del libro non riscuote tutte le mie simpatie: per tutto il primo libro mi garba parecchio, poi, già te l'ho detto, diventa superman, e allora perde del tutto la sua umanità e non mi piace più. Faramir lo trovo più vicino a me. Non sarà un caso che tu apprezzi Aragorn e non Faramir, e io il contrario: probabilmente rappresentano due anime distinte di ciò che per Tolkien è l'uomo. Ok, con questa filippica non volevo convincerti a farti piacere Faramir, ci mancherebbe, solo discutere un po'.
Ah, io comunque non spello mai nessuno se ha opininoni diverse dalle mie: basta che le esprima senza acrimonia e tu di certo lo fai. Anzi, è divertente discutere così, si tirano fuori un sacco di belle interpretazioni da un libro o da un film.
Ciao
Erik  10/06/2003 08:52:44 » Rispondi
Interessante la tua analisi. E' giusto che io riveda in parte certe mie affermazioni: non é che io detesti Faramir, solo mi piace meno di altri personaggi. E' vero che é saggio, calmo, valoroso, ma non adeguatamente considerato dal padre, da cui vorrebbe essere apprezzato al pari del fratello boromir, al quale é profondamente legato. Però lui rinuncia comunque all'Anello con estrema, irrisoria facilità. Il fatto di essere discepolo di Gandalf non depone "a suo favore", siccome Galadriel, che per natura elfica é portata istintivamente ad odiare sauron e l'Anello, ne é ugualmente tentata. E poi Faramir non ha sangue Numenoreano, solo la stirpe di Isildur, cioé la sua discendenza, lo ha. E' un comunissimo uomo, di 35 anni circa (Aragorn, a 35 anni, era poco più che un ragazzo, ora che ne ha 80 é un uomo maturo). Boromir io lo adoro, perché é irruento, orgoglioso, a volte avventato, ma ha coraggio, onore, e sacrifica la propria vita per riparare al suo errore. Ha un gran cuore. Faramir ha altre doti. Frodo viene molto ben ospitato da lui... non dico che é stata una vacanza, ma quasi. Aragorn, invece, non é l'eroe predestinato, é il re predestinato...una cosa diversa. Lui é il solo vero avversario di sauron, l'unica guida per gli uomini, ma non é scritto da nessuna parte che lo sconfiggerà! Lui sa solo che DEVE, per diritto di nascita, cimentarsi con lui. Quello che mi piace tanto di lui é l'abnegazione con cui lotta, con cui si fa carico di un mare di responsabilità, mettendo in gioco la sua vita, il suo amore, il suo popolo ed il destino della Terra di Mezzo. In questo senso é l'eroe. Anche io apprezzo meno il suo atteggiamento un po' da macho in certe circostanze, che tu hai ricordato, ma fa parte della storia epica...
Nel film Aragorn é meno estremizzato, é più sofferto e combattuto, più umano, per cui assai più simpatico e mi piace di più la sua eroicità (Viggo Mortensen poi é davvero grande!). Per contro Faramir doveva essere reso meno "forte", valoroso, ma vulnerabile, riflessivo ma meno condottiero. Credo, anzi sono sicuro, che nel terzo film emergerà tutto il suo carattere positivo e ne uscirà molto simile al personaggio del libro, così come Aragorn sarà davvero un Re.
Ultima cosa...Rei (uno dei miei tre personaggi preferiti della serie Kenshiro, con Shu ed il mitico, irraggiungibile Raoul) non assomiglia proprio a Faramir, perché é più impulsivo, feroce, ma allo stesso tempo vittima. Faramir non diventa vittima, anche se rischia, ma risulta uno degli eroi più importanti, vittorioso, alla fine, in battaglia, come nell'amore. A Rei crolla tutto addosso proprio quando sembra possa finire bene.
Comunque é stimolante questo contraddittorio!
NGC1261  10/06/2003 21:42:29 » Rispondi
Hi ragione, Rei non c'entra una cippa, se mi pass la volgarità, con Faramir. È che quella sera in cui ne ho parlato un ragazzo aveva detto che, in quanto comprimario un po' s****to, anche Rei, come Faramir, era un carattere modellato in maniera tale da suscitare simpatia.
Perdonami le cavolate circa il sangue di Numenor; la mia memoria è davvero breve...
Circa Aragorn, non intedevo dire che in effetti la fine fosse scontata, piuttosto volevo renderti l'idea dei sentimenti che Aragorn mi ispiara. Mi spiego meglio: visto che siamo in ambito fumettistico, hai presente Bastard? A me il fuetto in sè non pice tanto, ma c'è un elemento che mi può aiutare: Dark Schneider, il protagonista bello e suprfigo, è una presa in giro di certi eroi di alcuni fumetti un po' troppo ingenui. Di continuo si vanta di potersi infilare nelle peggio battaglie, conscio di non poter morire, proprio perchè è ' il supereore superfigo e imbattibile della storia' per usare circa le sue parole. Ora, non è che uno nel libro sia così certo che Aragorn ne uscirà tutto intero, ma di sicuro mentre sulla sorte di Frodo uno non scommetterebbe, su Aragorn ci metterebbe quasi la mano sul fuoco. Almeno, a me il personaggio dà questa impressione. È l'eroe, punto, e per questo non ha paura, da un certo punto in poi manco più tanti dubbi, ed è forte oltre ogni ragionevole dubbio. Il mio boy, con cui ho discusso oggi di questa faccenda, dice che è giusto che sia così: uno da un libro fantasy si aspetta almeno un Eroe con la E maiuscola, è giusto che ci sia un tipo tutto d'un pezzo. In parte credo abbia ragione, forse del tutto, ma io continuo ad apprezzare di più i personaggi sullo sfondo, un po' meno forti ma non meno valorosi.
Sempre da questa discussione col mio boy, è venuta fuori un'altra cosa interessante che ieri ho scordato di dirti: Faramir non viene tentato dall'Anello, ok, forse la cosa è un po' esagerata, ma ripensandoci mi viene in mente una cosa. Faramir non vuole mai vedere l'Anello: intuisce da subito che Frodo si porta appresso qualcosa di interessante, grazie alla lingua lunga e goffa di Sam capisce che si tratta dell'Anello e a quel punto, avendo già promesso di non voler prendere da Frodo nulla di ciò che porta, rifiuta persino di vederlo. Forse la chiave sta qua: Faramir non è immune dal potere dell'Anello, semplicemente fugge la tentazione, e non vuole neppure che sia più nominato l'Anello. Dice infatti: "Non sono quel genere d'uomo [ossia uomo da desiderare l'anello]. O forse sono abbastanza saggio per sapere che vi sono pericoli dai quali un uomo deve fuggire". Poche righe più sotto, riprende: "...non nominare più quell'oggetto ad alta voce. Una volta è sufficiente". Qualche pagina più in là, peggio ancora: "Non temete! Non desidero vederlo, nè toccarlo, nè sapere altro su di esso (quel che già so è più che sufficiente), e non voglio che il pericolo mi tenda un agguato, rivelandomi alla prova più debole di Frodo figlio di Drogo". Insomma, mi è venuto da pensare che semplicemente Faramir si renda conto del perciolo, e allora vi sfugga, cercando di evitare tutto ciò che possa portarlo alla tenazione. Non che con questo voglia dire che il potere dell'Anello si esplica solo quando esso è visto, sappiamo bene che il suo potere è molto più profondo e oscuro. Però forse almeno non vederlo diminuisce il desiderio, almeno in chi non è stato troppo a contatto con esso. Non so, forse la mia tesi è debole, ma ugualmente la butto lì...fammi sapere che ne dici.
Circa Boromir, mi dispiace, l'ho odiato dal primo momento: lo so che farsi stare antipatico Boromir è come sparare sulla croce rossa, troppo facile, ma purtroppo...è che ogni volta che apriva bocca diceva qualcosa che non andava, e poi insidiava il mio povero Frodo (l'altro mio personaggio preferito)...Ecco, se c'è uno che veramente mi sta antipatico, è Boromir. Qualche volta ho avuto anche il sospetto che stesse antipatico pure a Tolkien, ma da più parti mi hanno smentito, quindi la cosa resta una mia personale impressione.
Erik  12/06/2003 14:09:55 » Rispondi
Ho letto da qualche parte che Tolkien ha creato un personaggio nel quale si identificava, cioé Faramir. Lo trovo per lo meno pretenzioso. In effetti il libro sviluppa più a tutto tondo gli aspetti delle tentazioni alle quali Faramir si sottrae, ma lo stesso tende a rimanere un personaggio senza difetti. Ha un aspetto però che mi piace, la sua malinconia, quella tristezza di fondo che sa di dedizione, altruismo e coraggio forse vani (prima ovviamente del finale). Non posso dire che Faramir non sia un bel personaggio, ma mi piace meno di altri. Boromir é uno dei miei preferiti, perché é in perenne lotta, non si arrende né all'esercito nemico né al male che lo tenta da dentro. Fino al momento in cui vacilla (era quasi destinato a soccombere). Con un orgoglio eroico riscatta il suo gesto meschino, morendo da grande, anche se senza evitare il rapimento degli amici! Anche questa parziale sconfitta però lo rende nobile, proprio perché, pur sapendo dell'inutilità del suo estremo gesto, lo ha compiuto lo stesso. E' un uomo con molti difetti (arroganza, irruenza, superbia), ma anche con pochi enormi pregi! E saranno quelli che lui mostrerà nel momento più estremo. E' il più uomo di tutti e gli ho voluto bene.
...Lacrimuccia...
Aspetta, che prendo un fazzoletto...
Ciao
NGC1261  13/06/2003 00:26:31 » Rispondi
Ti scrivo di qua così c'è più spazio, le nostre lettere si stanno riducendo ad una parola per riga...
Boromir mi piace nel film: la sua morte epica alla fine del primo film mi ha effettivamente commossa, è uno dei poezzi che guardo più spesso (sono una di quelle che hanno l'abitudine di vedere i pezzi dei film che gli sono piaciuti, o di leggersi i brani preferiti dei libri più amati...).
Circa 'sta storia di Faramir, sai che non la sapevo? E bravo Tolkien, si è identificato nel personaggio bello buono e che alla fine convola a nozze anche col miglior personaggio femnminile. A proposito, tu per quale fazione sei, Arwen o Eowyn? Per parte mia, già mi sono espressa...
Erik  13/06/2003 14:45:45 » Rispondi
Anche io sono uno di quelli che rivede le scene che più lo hanno colpito, o rilegge i passi del libro preferito. Solo che con il film di Jackson é dura scegliere un pezzo da rivedere! Tutte le volte che voglio rivedermi qualcosa me lo visiono tutto!
Arwen é la bellissima per eccellenza. Non si può non raccogliere la propria mascella da terra quando la si scorge! E' talmente fulgida da risultare quasi irraggiungibile, intoccabile, eterea. E' un suo enorme pregio, ma é anche un difetto. Insomma, ti fa sentire inadeguato!
Eowyn é bella, ma più umana. Non brilla di luce propria, non ha la saggezza degli anni, ma un candore datole dalla passione, una passione che Arwen possiede, ma non lascia che i suoi gesti quotidiani la tradiscano. Eowyn ha un lato maschile che emerge nella storia, poiché ha uno spirito indomito e libero che le impedisce di chiudersi nella prigione del suo ruolo da donna. Preferisco Eowyn, perché mi piacciono le donne non troppo appariscenti, ma molto passionali. Arwen, pur perfetta ed incantevole, buona e dolce, appare più misurata, fredda, direi.
E' bello scriversi in questo spazio mentre tutti gli altri si mandano a quel paese nelle pagine nuove!!!
NGC1261  13/06/2003 18:22:51 » Rispondi
Quindi hai notato anche tu come la gente si diverta a insultarsi su questo sito...e tutto per un film...poi ci lamentiamo delle guerre...
La cosa che inizialmente più mi ha colpito di Eowyn era il fatto che fosse una combattente; fino a quel punto erano gli uomini i veri protagonisti, le donne erano un po' delle Penelopi. Trovare una donna con cui identificarmi nel libro è stato molto bello.
Poi, la prima volta che l'ho letto ho non mi era piaciuta la fine della storia di Eowyn: mi sembrava che avesse abdicato al suo spirito battagliero per fare anche lei la brava donnina al fianco di Faramir. Poi ho riletto il libro un paio di volte, e mi sono accorta che la mia interpretazione era sbagliata: in realtà Eowyn combatte non tanto perchè le piace menare le mani, non è nella battaglia l'essenza del suo spirito. Piouttosto la sua è una scelta obbligata e in certa parte anche errata: Eowyn vuole la lotta come riscatto dalla prigione in cui è rinchiusa, crede che combattere e stare al pari degli uomini sia l'unico modo per liberarsi dallasituazione senza via d'uscita in cui si trova. La cosa però è sbagliata in quanto la sua essenza non è votata alla morte, ma alla vita. L'incotro con Faramir ha questo significato: la scoperta che l'affermazione di se stesse può passare anche attraverso la riscoperta del ruolo tipico della donna. Insomma, non è che perchè una ha figli e un marito e "fa la principessa" è una bella statuina. Poi c'è il tema dell'amore immaginato e dell'amore reale che mi è stato sempre molto a cuore. Sai che Il Signore degli Anelli mi ha spinto a scrivere una cosa fantasy? Guarda un po', la protagoniosta è una donna combattente e anche qui c'è una scelta da fare, tra un sogno irrealizzabile e la realtà....GRAZIE TOLKIEN!!!!!!!!

P:S.
qualcuno ha detto che MIranda Otto non è adeguata a fare Eowyn: io l'ho trovata assolutamente perfetta. È all'apparenza un ghiacciolo, ma si vede che appena sotto la sua pelle scorre un fiume di passioni.
Erik  16/06/2003 11:11:06 » Rispondi
Sono d'accordo sulla figura di Eowyn, e pure sulla scelta dell'attrice, direi azzeccatissima. Bella, ma non così candida come Liv Tyler, si nota la differenza tra donna ed elfa.
Congratulazioni per la carriera di scrittrice!
NGC1261  16/06/2003 23:11:08 » Rispondi
Grazie per le congratulazioni, ma capirai...per ora il mio bel libro giace ancora nel cassetto. In verità ho anche provato a mandarlo ad una casa editrice ma credo che sia finito direttamente al posto della carta igienica. DEl resto non basta scrivere per saper comunicare qualcosa, e poi io lo faccio per mio dieltto. È stata già una soddisfazione essere stata letta ed apprezzata dal mio ragazzo e dai miei genitori. Io avevo un mare di parole in testa, ma mi mancava l'ordito della storia su cui imbastire tutte queste parole. Poi ho letto Tolkien è ho capito che il mio immaginario era quello fantasy, e allora la storia è venuta fuori. Per questo in un certo senso Il Signore degli Anelli, pur non essendo forse il libro più bello che abbia mai letto, rimane una pietra miliare per me.