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MY NAME IS TANINO regia di Paolo Virzì

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Invia una mail all'autore del commento gianni peteani     9 / 10  04/06/2003 11:57:34 » Rispondi
Bravo Virzi`. Ha superato la sua gia` acuta produzione, in un intreccio armonico e cadenzato, fra gioie e dolori della sottocultura da esportazione, innegabilmente becera quanto irresistibilmente ilare. Bravissimo Virzi` per aver dato una spallata decisiva al posticcio filone Mucciniano che aveva strappato troppi consensi probabilmente grazie al vuoto momentaneo di concorrenza. Film spassoso, graffiante e paritetico banco d'accusa per le due tipologie: borghesia USA e sottocultura ITALO-AMERICANA.
Magistrale tuffo del protagonista nel fasullo patinato splendore della medio borghesia targata USA, ove in un mare di dirompente banalita`, involontariamente Tanino, impone la rotta.
Impareggiabile l;opprimente, irruenza, crescente presenza dei semi-malavitosi connazionali, talmente azzeccati da assumere ruolo coprimario in tutto lo sviluppo del soggetto cinematografico. Formidabile Tanino, nella sua paradossale, ingenua ignoranza, condita pero` da un'irresistibile disinvoltura da legionario del Trash.
Ottima la fotografia. Esemplare l'interpretazione del padre di Sally e della micidiale figlia del Sindaco. L'improbabile Bukowski offre aggancio all'inevitabile arresto.
Senza dubbio il miglior lavoro di Virzi` che assieme ad Ozpetek e la sua Finestra di fronte,hanno illuminato il cinema italiano di nuova luce, svettando per contenuti, immagine e sostanza !

Bellissimo