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THE TERMINAL regia di Steven Spielberg

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martina74     5 / 10  01/10/2005 15:03:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Negli ultimi anni Spielberg tenta di immedesimarsi in altri registi: ne La guerra dei mondi faceva l'Emmerich, in AI scimmiottava l'incommensurabile Kubrick e qui tenta di fare il Frank Capra, ma riesce solo a essere Zemeckis.
L'idea è indubbiamente buona: uno straniero rimane bloccato per un tempo indefinito al JFK perchè si scopre improvvisamente apolide a causa di un colpo di stato che ha rovesciato il governo del suo disgraziato (e immaginario) Paese perso nel Caucaso (ex URSS... sarà un caso? mah...). Considerata la perpetua tensione da "codice arancio" che vige negli USA, non è inverosimile pensare che una situazione del genere possa accadere, ma dopo i primi dieci minuti in cui si apprezza lo spunto interessante, ci troviamo di fronte a una versione concentrata in due ore di una soap, piena di siparietti da teatrino interpretati da personaggi stereotipati fino all'estremo: il capo della sicurezza cattivo cattivo, l'inserviente indiano che parla come l'Apu dei Simpson, l'hostess gnocca e scema che legge la storia di Napoleone sugli inserti di Donnamoderna, il carrellista ispanico innamorato della graziosa poliziotta dello sportello immigrazione... e Tom Hanks che tratteggia uno stralunato Victor Navorsky (tanto stralunato da sembrare Forrest Gump, guarda un po'), caratterizzato al punto da essere irritante: non ci si spiega perchè uno straniero che già ha difficoltà a comunicare debba anche essere goffo e più sf.igato di Fantozzi.
Piena di forzature, la storiella si trascina stancamente verso il finale cui si arriva sbadigliando, delusi per un'altra occasione mancata da un regista che esordì con un film stupendo (Duel... vedetelo!!) e che da troppo tempo non mantiene le promesse.