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MULHOLLAND DRIVE regia di David Lynch

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Natty Dread     10 / 10  07/09/2005 19:08:15 » Rispondi
La prima volta che vidi Mulholland Drive alla fine pensai:
"Non ci ho capito niente... ma forse è proprio quello che voleva il regista".
Poi una notte lo rividi in televisione. Ricordo di essere stato indeciso fino all'ultimo se rivederlo oppure no. Fatto sta che una volta averlo visto di nuovo tornai di fretta in camera mia, nel pieno della notte, a riprendere la cassetta che un mio amico mi aveva prestato da tempo e lo rividi subito.
Tutti quegli elementi che a prima vista mi sembravano casuali, o buttati lì tanto per sorprendere lo spettatore, improvvisamente mi risultarono un pò più chiari. Capii che mi trovavo d'avanti a qualcosa che andava analizzato meglio, a qualcosa che andava oltre il semplice concetto di film al quale siamo abituati. Feci l'alba e non me ne accorsi.
Da allora la voglia di scoprire di più su Lynch ed i suoi film si è fatta sempre più forte. Grazie ai tanti commenti presenti in questo sito e in altri, ho potuto capire e constatare che David Lynch è uno dei pochi Artisti viventi.
Rivoluziona il concetto di film usa-e-getta, ovvero tutti quei film che vedi (e rivedi, si perchè no) ma che dopo poco li hai già chiariti completamente, li hai fatti tuoi e finiscono lì.
Invece Mulholland Drive, così come Strade Perdute, stimolano lo spettatore voltenteroso ad un'attenta analisi scena dopo scena, ad un continuo ragionamento: si diventa parte integrante dell'opera d'Arte alla quale si assiste.
Come disse il maestro Marcel Duchamp:
"L'artista non è solo a compiere l'atto della creazione
poichè lo spettatore stabilisce il contatto dell'opera con il mondo esterno
decifrando e interpretandone le qualifiche profonde,
e in questo modo aggiunge il proprio contributo
al processo creativo".
Irie!