GibsON^ 8 / 10 24/03/2005 12:49:45 » Rispondi Dopo "un mondo perfetto" Eastwood ritorna a narrare un'altra America, non la solita rumorosa e patinata hollywoodiana ma quella di persone ai margini della società. Col suo stile asciutto e diretto, a volte pefino crudo, racconta della voglia di rivincita di chi dalla vita non ha avuto nulla, del coraggio, dell'orgoglio e della forza di volontà di chi per dare un senso alla propria esistenza ha bisogno di rincorrere un sogno. Un film che suscita forti emozioni, mette di fronte a interrogativi sul valore della vita e sulla morte, e con il suo ritmo volutamente rallentato, lascia allo spettatore il tempo di riflettere insieme ai protagonisti su quali siano le scelte da fare. La prova degli attori è superlativa. Un Eastwood ottimo nella parte di un'uomo devastato dai rimorsi, un Morgan Freeman perfetto nel rappresentare un personaggio così disincantato e una stupenda Hillary Swank che riesce a trasmettere felicità e disperazione in maniera sorprendente.