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IL MERCANTE DI VENEZIA regia di Michael Radford

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Asa nisi masa     8 / 10  01/03/2005 19:38:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è piaciuto molto e lo ritengo particolarmente apprezzabile per un paio di aspetti almeno:
1. Questa settimana è stato (mi pare) il quarto film nella classifica degli incassi, dunque, facendo una stima molto empirica di quanti in italia potrebbero avere letto l'opera di shakespeare da cui il film è tratto, direi che Radford ha consentito con la sua fedele (non ho detto bella, ma fedele) trasposizione cinematografica di accosatarsi al più grande tragediografo dai tempi di Euripide a qualche decina di migliaia di persone che non ne avevano mai letto più di qualche sonetto proposto a scuola.
2. Non mi è sembrato affatto noioso come ho visto scritto in un paio di commenti almeno, e non capisco come ci si possa annoiare visto che la lingua non esattmente quotidiana in cui si esprimono i personaggi per gran parte del tempo richiede una attenzione continua per ottenere una comprensione sufficientemente profonda. Forse più che noia si tratta della tipica pigrizia mentale che attanaglia quanti vanno al cinema giusto per mettere il cervello su OFF.
fedefica  17/03/2005 21:03:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
aderisco al tuo commento, salvo quando dici che l'unica positiva è stata l'odience...in fondo è pur sempre un'opera di shakespeare!
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  06/03/2005 14:37:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il successo di questo penoso, delirante, stucchevole adattamento mi fa pensare che ormai persino l'esimio Shakespeare puo' venire banalizzato per la massa Visto che ti compiaci dell'esito negli incassi Quando mai il pubblico ha avuto ragione? Poche volte direi
Asa nisi masa  06/03/2005 17:32:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramnete io non volevo portare gli incassi come argomento a favore della validità del film. In realtà (spero di riuscire a spiegarmi decentemente) intendevo che è proprio il numero di spettatori in sè (e quindi di persone che per una via traversa si sono potute accostare ad un'opera di Shakespeare) il lato positivo. Mai mi verrà in mente di dire che qualcosa è bello perchè ha successo, altrimenti sarei costretto a dire che "Uomini e donne" di Maria de Filippi è bello o che in questo "christmas in love" è stato uno dei film più belli della stagione... Vade retro!
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  07/03/2005 00:15:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bene hai ragione anche tu ma non riesco a capire il successo del film: è un brutto film in costume come poteva farlo Zeffirelli (vade retro appunto) Se poi serve ad aumentare le copie dei testi del sommo inglese ben venga
fedefica  17/03/2005 21:01:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
perchè è brutto?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  19/03/2005 22:31:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' brutto per vari motivi: tutte le ampollosità e i costumi danno un senso di una carnevalata... è un'opera stucchevole che nella scena del processo diventa delirante, e Irons è proprio insopportabile col suo mea-culpa , più tedioso di Proust letto alla rovescia... è brutto perchè è il trionfo del neoplastico, dell'accademico quando per esempio Joseph Losey faceva film in costume che erano miracoli di sobrietà, perchè avrebbe dovuto rivelare qualcosa di più su Venezia anzichè la solita cartolina patinata Insomma, questo è uno Shakespeare rigidamente corretto, un Santino direi