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A THOUSAND AND ONE regia di A.V. Rockwell

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stratoZ     6½ / 10  14/05/2024 13:01:09 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un discreto dramma tra il familiare e formativo, che ha sicuramente tra i pregi l'affascinante ambientazione newyorkese a cavallo tra i 90's e i 2000, quella più marcatamente street, o underground, con la storia di T. questo ragazzino che viene ripreso dalla madre abusivamente mentre si trovava affidato ai servizi sociali dato che lei era finita in carcere.
Con l'opera divisa in più parti, scandite da nette ellissi temporali, il film si occupa di mettere a nudo il rapporto tra i personaggi, col ragazzino inizialmente in tenera età, incapace di provare rancore ma sofferente per l'abbandono, anche se non voluto, che cercherà nella madre un punto fisso, nonostante i suoi difetti e allo stesso tempo troverà in Lucky la figura paterna che tanto gli manca.
Oltre che sul versante prettamente affettivo, il film si concentra pure su quello socio-economico, mostrando le difficoltà a ricrearsi una vita onesta da parte di Inez, sempre in bilico, con la costante ricerca di un modo per avere delle entrate fisse e una dimora che spesso verrà messa in discussione.

La seconda parte, prende risvolti ancora più drammatici, tirando in ballo anche la malattia e l'elaborazione del lutto, con le difficoltà crescenti nella famiglia e un distacco emotivo tipico dell'adolescente che si fa sempre più marcato in T. fino ad arrivare ad un discreto colpo di scena che stravolge totalmente la narrazione facendo anche cambiare la prospettiva di quanto successo fino a quel momento.

Nel complesso, nonostante l'abbia trovato toccante e con un discreto fascino dato dall'ambientazione da Bronx, per intenderci, l'originalità tende a latitare, e si ha la sensazione che vengano tirate in ballo un po' troppe tematiche, nonostante un ritmo dilatato ho percepito il quadro finale del film come una sorta di highlights dei problemi del ragazzino tra la fase in cui è un fanciullo e quella in cui arriva ad essere un adulto, il film sembra non scavare in profondità in nessuno di questi problemi, in ogni caso, ho apprezzato anche le prove recitative, tra il toccante personaggio di T. e quello di Inez, particolarmente lunatico tra il suo essere in bilico tra il crearsi una nuova vita, migliore per lei e la sua famiglia e la rassegnazione nei confronti degli eventi nefasti che le capitano.