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CREPUSCOLO DI TOKYO regia di Yasujiro Ozu

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Invia una mail all'autore del commento emans     7½ / 10  21/04/2024 18:40:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il pessimismo di Ozu arriva a vette altissime in questo film che possiamo considerarlo come uno dei piu' cupi diretti dal maestro Giapponese.

Dopo un inizio molto lento e difficile da seguire per chi non conosce il Giappone, ci vengono presentati i protagonisti. Prima il Padre che è quello che subisce tutti gli eventi della storia, come fiore dentro ad'una tempesta, lasciato dalla moglie si prende cure delle due figlie.

La figlia maggiore non ha un matrimonio felice e decide di lasciare il marito violento, la figlia minore rimane incinta di uno sconosciuto praticamente, e deve decidere se tenere o meno il bambino.

Non ci saranno vincitori...

Mi ha colpito la freddezza emotiva della Madre fuggita di casa alla notizia della morte di uno dei figli. Lei ha proprio messo una pietra sopra al suo passato, difficile per noi sentimentalisti occidentali capire certi gesti. Per questo non ho apprezzato questo personaggio probabilmente.

Non mancano ovviamente grandi momenti di cinema, la giovane ragazza che prima di pensare a gesti estremi guarda con tenerezza il nipotino giocare.
O la figlia grande che alla fine decide di tornare dal marito capendo che forse è meglio riunire in qualche modo la famiglia considerando quello che è successo alla sua.

Forse è vero, troppo lungo, ma Ozu lascia sempre il segno.